È uno scaldino di musica, parole e intimità quello che il cantautore pugliese (ma milanese d’adozione) Gianluca De Rubertis (già ne Il Genio) condensa nel suo nuovo e secondo disco in solitaria L’universo elegante, una suggestione a catena di storie, metafisiche, amori e piccoli gioielli “parolanti” che, nella sfilza sonora di dodici brani, racconta e colora di pop pezzi di vetro esistenziali, sguardi infingardi e canaglia, donne, sogni, astri e comete oniriche che paiono prendere aria dopo anni di cassetti di ricordi chiusi a chiave.
Due guest di prim’ordine ad arricchire l’ascolto, la voce di una Amanda Lear confidenziale in Mai più e quella di Mauro Ermanno Giovanardi in Magnifica notte, un soft beat che già da solo alza le quotazioni del registrato oltre che far planare l’attenzione su tutto il resto, che gira su questa celebrazione di bellezza.
Tra un Garbo assorto e un De Andrè fluttuante, De Rubertis incanta con un grado di unicità e sorpresa che di solito sono posseduti dai grandi giocolieri di concetti, dagli affabulatori, e per rafforzare la tesi concentratevi sulla verve gigiona e visionaria di Labbracadabra, sulla quella filastrocca evanescente che è Brucia come brucia e sul pindarismo soave e solenne di Quello che resta. Ed è qui che l’artista De Rubertis invoglia talmente tanto di sé che sarà difficile fare a meno della sua arte personale.
(2015, MArteLabel)
01 Chiedi alla polvere
02 Mai più (feat. Amanda Lear)
03 La vita è sogno
04 Labbracadabra
05 Sotto la tua gonna
06 Brucia come brucia
07 Chiaro di luna siderale
08 Magnifica notte (feat. Mauro Ermanno Giovanardi)
09 Fiorigami
10 Cantico di una creatura
11 Cos’è la vita
12 Quello che conta
IN BREVE: 3,5/5