Negli ultimi tempi a Milano si sta molto discutendo sull’opportunità o meno di dismettere – e verosimilmente demolire – lo Stadio San Siro per consentire a Milan e Inter di costruire un nuovo impianto più moderno. Ovviamente non tutti – diciamo pure che i favorevoli sono pochissimi – sono propensi a dire addio allo storico stadio milanese, ma una presa di posizione illustre è arrivata oggi direttamente da Bruce Springsteen, uno che in quello stadio ha scritto alcune delle pagine più importanti della musica dal vivo in Italia.
Il Boss, intervistato da Andrea Laffranchi per il numero in uscita domani del settimanale “7” de il Corriere della Sera, su precisa domanda del giornalista ha risposto così:
«Veramente? Sarebbe tremendo. Un peccato. È un posto bellissimo. Per come è stato costruito è unico: il lato più lontano dal palco non è mai così lontano. Mentre suoni è come se avessi di fronte un muro di umanità e ti torna addosso un entusiasmo enorme. Ogni edificio ha un’anima, una sua vita spirituale. E fino a che sono sicuri, mi piace suonarci dentro. Le nuove costruzioni non ce l’hanno quell’anima».
Insomma, da oggi San Siro ha un alleato in più.