Nell’ormai mitologica battaglia del britpop, quella che ha visto contrapposti Oasis e Blur, la band dei fratelli Gallagher ha molto probabilmente avuto la meglio, restando impressa nell’immaginario collettivo come la massima espressione di quel fenomeno radicato negli anni ’90. Ma se gli Oasis s’erano aggiudicati “l’uovo oggi”, a Damon Albarn e soci รจ toccata la molto piรน ambita “gallina domani”. Spieghiamo meglio: se nel bel mezzo della contesa gli Oasis erano riusciti a fare i numeri piรน grossi, รจ al contempo innegabile come l’esame della storia l’abbiano passato a pieni voti solo i Blur, viste le aperture avvenute nella loro discografia e gli altri progetti cui hanno preso parte, testimonianza di una visione artistica esponenzialmente piรน trasversale e in continua evoluzione rispetto a quella di Liam e Noel. Il passo decisivo verso quest’affermazione ex post dei Blur lo si deve proprio a 13, il loro sesto lavoro in studio. Giร con il precedente, omonimo album del 1997 i Blur avevano piantato nella loro musica i semi di una certa sperimentazione, abbandonando parzialmente le strutture “obbligatorie” del britpop e prendendone in un certo senso le distanze. Il primo singolo estratto dal disco, Tender coi suoi quasi otto minuti di durata, รจ in questo senso programmatico con il suo folk intriso di gospel, qualcosa di impensabile nell’ambito in cui s’erano mossi fino a quel momento i Blur. Ad Albarn e Coxon non interessa piรน scrivere canzoni pop con refrain a presa rapida, hanno giร deciso da un pezzo di andare altrove, di anticipare l’ingresso del nuovo millennio, e lo fanno col noise diย Bugman, in cui i vecchi Blur incontrano i Prodigy, le urla acide di Swamp Song, la psichedelia scurissima diย 1992, il punk 2.0 diย B.L.U.R.E.M.I e via discorrendo in una tracklist in cui il solo singoloย Coffee And TV (per la cronaca, uno di quelli di maggior successo dei Blur grazie anche al suo videoclip) si incanala su binari piรน “classici”. I Blur chiudono cosรฌ gli anni ’90, sbattendo la porta in faccia al britpop e aprendo un portone che porterร al seguente “Think Tank” (2003), ai Gorillaz, ai lavori solisti di Albarn e Coxon e piรน in generale a uno status artistico rinsaldato e rivalutato rispetto ai tempi delle scaramucce coi Gallagher.
DATA DโUSCITA: 15 Marzo 1999
ETICHETTA: Food / Parlophone