Black Swan
Thom Yorke
“The Eraser”, 2006
Pulsare, sfiatare, respiro, singhiozzo. L’ansia assale, è un’autostrada percorsa a 200 all’ora. La velocità aumenta, si fa terrificante. Senti la pelle della faccia tirare all’indietro. È l’ansia del mondo, del dirupo, delle cose brutte. E questo mondo ne ha tante di cose brutte, eccome! Thom Yorke sale sul turbine, lì “la gente è schiacciata come briciole di biscotti”. È un vicolo cieco. Gli Dei del male guardano la scena e si sfregano le mani. Il quadro è mortificante. Finiremo tutti in un buco nero, finiremo tutti male. Ma Thom non ci sta. Sfida il sistema. Si fa cigno nero. Si fa variabile impazzita. “Ciò che nasce dritto, non può morire storto” – dice il detto, ma stavolta no. Stavolta qualcosa cambierà. E un respiro affannoso, politico. È la rivolta. Ed è qui. Ora. Thom balla, pulsa con le sue chitarre e i suoi scoppiettii elettronici. Come un cigno nero. Come qualcosa che non ti aspettavi.