What Do I Get?
Buzzcocks
“What Do I Get?” – Singolo, 1978
Che cattivi questi punkettoni! Facce orride, vestiti sdruciti, unghie pitturate e anelli dappertutto. Ciondolano per la città con denti marci e bestemmie in corpo. Fanculo tutti, fanculo a te che mi guardi, che mi giudichi. Vero, tutto vero. Ma allora perché i Buzzcocks in What Do I Get? si permettono di soffrire per amore? Si permettono di soffrire e basta? Perché non tutti i punk riescono con il buco… nell’orecchio. A Manchester il punk è meno spettacolare, non si concia, non si trucca. A Manchester si fanno viaggiare rapide le chitarre, meno le parole. Dunque What Do I Get? è un brano arreso, per nulla arrabbiato. Pete Shelley sbilenco nella sua cantilena si lagna: (che colpa ne ho se…) “voglio solo un’amante come tutti gli altri (…) un amico che rimanga fino alla fine (…) sono in difficoltà, ho bisogno di una carezza, vivo notti insonni da solo nel mio letto vuoto”. Il ritmo è incessante, i tempi strettissimi, il pezzo stringe, si gonfia. Ma il risultato è lo stesso ed è conficcato in quel continuo “what do I get?” (“ma alla fine cosa ottengo?”) ripetuto da Pete ben ventitré volte. Eh sì, alla fine cosa ottiene? La vita gli darà ciò di cui ha bisogno? Intanto lo ulula al vento chissà mai che qualcuno ascolti.
Ciao Pete.