Che Noel Gallagher non si sia mai fatto problemi nel prendere ogni tanto spunto da altre canzoni non è certo una novità: sono celebri soprattutto i casi riguardanti i primi anni degli Oasis, quando fu addirittura necessario inserire Gary Glitter tra gli autori di “Hello” e Stevie Wonder in “Step Out”, che per il clamore venne esclusa da “What’s The Story? Morning Glory”, relegata poi a b-side di “Don’t Look Back In Anger”. Sono passati più di vent’anni, ma tocca segnalare alcune somiglianze davvero evidenti nell’ultimo singolo di Gallagher, Holy Mountain, primo estratto da “Who Built The Moon?”, il nuovo album in uscita il 24 Novembre.
Il ritornello (almeno nella sua prima parte) ricorda – piaccia o meno – She Bangs di Ricky Martin, ma è nella struttura globale della canzone che si percepisce la somiglianza più pesante: gli arrangiamenti (con tanto cori di sottofondo) e la strofa cantata ricordano in maniera davvero netta Ça plane pour moi, hit pop punk del 1978 attribuita alla pop star belga Plastic Bertrand ma in realtà cantata (come si scoprirà parecchi anni dopo) dal produttore Lou Deprijck.
Non saremo certo noi a stabilire se ci sia stato dolo o meno, ma ci piace immaginare la questione come se fosse una ricetta culinaria: prendere Ça plane pour moi, rallentarne il ritmo, aggiungere un po’ di Ricky Martin, la genialità compositiva di Gallagher nelle parti mancanti e un delizioso flauto in sottofondo: ecco pronta Holy Mountain, riuscitissima anticipazione del nuovo album del maggiore dei Gallagher.
Noi vi riproponiamo le tre tracce, giudicate voi: