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Club To Club Festival 2019

Ora il buio cala presto con l’arrivo dell’ora solare ma, a differenza di quel che dicono i telegiornali, ci sono ancora dei motivi per stare svegli qualche ora in più. Nell’oscurità metaforica che sta piano piano divorando la voglia di divertirsi e scoprire nuovi suoni, la città di Torino può ancora vantare un appuntamento come il Club To Club, festival che illumina l’intera stagione di eventi e concerti a livello nazionale e riesce nell’impresa di farci sentire meno sfigati del resto dell’Europa per qualche giorno. E se il festival ottiene ancora questo risultato nell’anno della sua edizione meno ispirata non è solo per la quasi totale mancanza di concorrenti in Italia, ma anche grazie ad un meccanismo organizzativo così ben oliato da averlo reso negli anni un punto di riferimento turistico e culturale tanto importante per il capoluogo torinese quanto il Museo del Cinema nella Mole Antonelliana, il Salone del Libro o la sbronza col tamango. Quale occasione migliore per visitare luoghi unici nel nostro Paese come le nuove Officine Grandi Riparazioni, la Reggia di Venaria, la Nuvola Lavazza o il mercato di Porta Palazzo che assistere a concerti e dj set di livello altissimo al quale i creatori dell’associazione Xplosiva ci hanno abituato nei diciotto anni di storia del Club To Club?

Nu Guinea @ Club To Club Festival 2019

Come si diceva, forse ci hanno abituati troppo bene: dopo la sbornia (forse) irripetibile portata dalla clamorosa line-up del 2017 capeggiata dallo show in 3D dei Kraftwerke l’arrivo nel 2018 di uno degli artisti viventi più richiesti dal music business, Aphex Twin, l’edizione appena terminata si “riposa” sugli allori dell’anno scorso, fin dalla ripresa del concept “La Luce al Buio, Season Two”, ad intendere fin da subito che avremmo vissuto un’appendice di una serie iniziata in precedenza anziché qualcosa di totalmente nuovo. Sono mancati i mega-nomi che riempiono fino allo stremo le enormi sale del Lingotto di gente proveniente da ogni angolo d’Italia e d’Europa, così come nomi nazionalpopolari (nel loro essere alternativi) per strizzare l’occhio al pubblico generalista ed occasionale, insomma i vari Thom Yorke o Liberato/Ghali che avevano portato hypee conseguenti sold out negli scorsi anni. Una strategia dettata probabilmente dai tempi economicamente grami, così come dall’inversione di tendenza iniziata anni fa per cui si balla sempre meno e si assiste sempre più a concerti di ogni possibile genere musicale, legati dal filo rosso della sperimentazione e dell’avanguardia. Il livello degli act in line-up non era un mix di artisti clamorosi e chicche per intenditori, questi ultimi da gustarsi magari in uno spazio minore come negli anni passati, ma da un’uniformazione generale senza sorprese, e ciò è stato simbolicamente rappresentato da due palchi identici ed egualmente enormi, che spesso si sono sovrapposti nell’orario di inizio degli show senza concedere varietà di movimento e di luogo ma imponendo un serrato binge watching in una delle sale per risparmiare energie. Niente più Saletta Rossa o Gialla, niente più aria di superiorità per aver fatto parte all’élite che si trovata di fronte Todd Terje mentre tutti erano a vedere Thom Yorke, o che scoprivano una sconosciuta Dark Polo Gang (sì) durante il prolisso set di Richie Hatwin.

James Blake @ Club To Club Festival 2019

L’appiattimento della line-up però non è stato affatto un sinonimo di mancanza di qualità, anzi, il pubblico di Torino ha avuto la fortuna di assistere soprattutto alla trasposizione live dei due dischi principali dell’anno nei loro rispetti generi musicali: “Assume Form” di James Blake per quanto riguarda il pop, “Crush” di Floating Points per l’elettronica avanguardista. Il primo trova a Club To Club la sua dimensione ideale, e chi l’ha visto sotto il sole cocente di Monza nel pomeriggio prima dei Radiohead può testimoniare quanto la musica di Blake richieda un’atmosfera raccolta, scura e notturna per essere apprezzata al massimo. I pezzi vecchi e soprattutto quelli nuovi (Barefoot In The Park con la voce di Rosalía che riecheggia nella sala) prendono nuova vita dal vivo grazie anche alla band che accompagna l’artista inglese e forse il momento più alto del concerto è proprio quando si accantonano le pulsazioni elettroniche, come quelle dell’inedito suonato per l’occasione, per un’incredibile Are You In Love? chitarra e voce.

Floating Points @ Club To Club Festival 2019

Floating Points invece ci riporta alla mente per tutto la durata del suo set cosa ha rappresentato originariamente il Club To Club in questi anni, portando sonorità che sembrano la cosa più vicina alla musica del prossimo futuro, quella che ascolteranno nel 2039 le nuove generazioni prima dell’inevitabile estinzione di massa. Siamo di fronte ad un artista a tutto tondo, capace di sperimentare con la musica da rave più visionaria (Lesalalpx ancora riecheggia nelle orecchie), per poi lanciarsi alle sette di mattina in un set soul/r’n’b super pettinato nella sede torinese della Lavazza, tra un cappuccino ed una brioche. Se vogliamo cercare a tutti costi una sorpresa, in un festival fatto più che altro di conferme e vecchie conoscenze, possiamo trovarla in Flume, che se inizialmente ha fatto storcere il naso ai puristi, si è esibito poi in un set divertente nella sua smaccata indole da “Coachella”, tra EDM, hip hop e citazioni urban come Mura Masa. Mai come quest’anno è stata presente la musica strumentale, nel senso che c’erano band con strumenti musicali sul palco (incredibile oggigiorno eh?): oltre veterani come Chromatics e Battles, che non hanno più bisogno di presentazioni, si è avuto modo di assistere alle prove di forza di gruppi che solo tra qualche tempo si riveleranno completamente ad un pubblico mainstream, come i Black Midi e i The Comet Is Coming del nuovo principe del jazz Shabaka Hutchings, nella speranza che conservino il più possibile l’energia mostrata sul palco senza rincoglionirsi come capita spesso.

Chromatics @ Club To Club Festival 2019

Il binge watching fa scorrere il tempo più velocemente del dovuto e la voracità nella visione dei contenuti mostrati crea dipendenza ed attesa verso le stagioni future, anche se il festival è appena stato archiviato. Il 2019 è stato indubbiamente un anno interlocutorio per il Club To Club, di assestamento, e la speranza è che questo sia stato un episodio di transizione verso la puntata migliore di sempre in arrivo l’anno prossimo.

CLUB TO CLUB FESTIVAL 2017
CLUB TO CLUB FESTIVAL 2018