Flavio Giurato ha fatto un public rehearsal del suo nuovo album, questo giovedì, a Roma. Ed era già, di per sé, una buona notizia. Per due motivi. Il primo: perché un concerto del cantautore è sempre, davvero, un appuntamento immancabile. Il secondo: perché Giurato, non proprio avvezzo a release ravvicinate, ha confermato per l’anno prossimo “Le promesse del Mondo”. A meno di due primavere da “La scomparsa di Majorana”, dunque, gli spettatori paganti al Beba Do Samba hanno potuto ascoltare, in anteprima assoluta, i nove brani di un disco imminente. Ed eccola, puntuale, l’altra buona notizia. Si preannuncia un’uscita bellissima.
Accompagnata dalla medesima, giovanissima formazione composta da Federico Zanetti e Daniele Ciucci Giuliani, la notte di concerto si apre con la splendida ma nota Sound Check, presente già nella scaletta del tour precedente. Non è una gran fatica ammettere che forse, anche se siamo appena all’opening, si tratta di una delle tracce più riuscite – capace ormai di generare cori ancor prima d’essere incisa. Esiste, in queste proposte assolutamente inedite, gran parte del campionario di ossessioni che ha contraddistinto la discografia del ragazzo di famiglia romano. L’acqua, ad esempio, intesa come generatrice di vita e di morte. L’emigrazione, il lavoro, la fame. Gli stenti, l’amore, la città eterna.
A pezzi magnifici come Digos o la title track basta appena un’esecuzione per entrare nella testa. E metteteci pure, senza beneficio d’inventario, I lupi e In mezzo al cammino. È chiaro che si tratta ancora, come previsto, di versioni provvisorie anche se prossime al definitivo. Ma un master non è necessario per comprende che quest’opera, come le altre sorelle nel tempo, farà a spallate abbastanza agilmente tra le migliori italiane del 2017. Con una ristampa, più che gradita, a farle compagnia. Perché di buone notizie non ne bastavano due, troppo poche; persino per una cosa così informale. Flavio Giurato annuncia che per il Record Store Day sarà ristampato l’ormai introvabile “Il tuffatore”, lì dove tutto è cominciato. Lì dove tutto continua, dall’elemento acquatico. D’altronde così si apre anche “Le promesse del Mondo”: ”The river flows / and where it goes / nobody knows. / According to me / it flows to the sea”. E allora ci vediamo in mare, presto, prestissimo. E questa volta non facciamo scherzi, Maestro, grazie.
SETLIST: Sound Check – L’ipocrisia – Digos – Le promesse del Mondo – Snuff Song – Ponte Salario (La storia di Ugo Forno) – I lupi – In mezzo al cammino – Agua Mineral