Sul palco tutto è già disposto per la Filarmonica Arturo Toscanini che accompagnerà i due cantanti; nel pubblico si avvicendano un po’ tutte le età possibili. A cominciare è Antony con il brano Rapture, a cui segue il classico bdsm Cripple and the Starfhish, estratti entrambi dal suo primo album. La platea e le varie tribune sono presto stregate dalla sagoma nera e dal cantar soave dell’artista angloamericano, che si esibisce in due notevoli versioni di For Today I Am Boy e Epilessy Is Dancing. E proprio quando ti aspetteresti una cover di Beyonce, eccola che prontamente arriva. Da Beyonce a Papa Francesco, con una proposta: perché non lasciare che tutti i soldi e le terre della Chiesa Cattolica siano usati per finanziare un nuovo potere da conferire alle donne? – E’ tempo di Jesus Is A Girl. Nel pubblico, però, non tutti reputano riuscito l’esperimento di affiancare ai Johnsons l’orchestra, benché non si tratti di una soluzione inedita. Sul palco, intanto, fa il suo primo ingresso Battiato che dà voce a un primo duetto nel ritornello di You Are My Sister. Benvenuti – dice Franco, uscendo di scena, seguito da The Crying Light e Hope There’s Someone, in cui Antony ritrova felicemente il piano. Siamo al rito dei saluti, ma il pubblico non ci sta: è un tripudio. Antony dice che altre cose succederanno in questa serata, ma c’è tempo ancora per un’altra canzone, “a quick one”, I Fell In Love With A Dead Body. Set impeccabile, voce magnetica. Pausa.
Inizia con Un’altra vita Battiato, secondo la più recente versione, ed è una scelta vincente. Da qui si susseguono, con un po’ di fretta e qualche bpm in più del consueto, Il Re del mondo, e le nuove Passacaglia e La polvere del branco, unici due brani estratti da “Apriti Sesamo”. Sul palco, intanto, hanno fatto ingresso due chitarristi, un bassista e un batterista; la formula è collaudata. Franco, avaro di parole, in un momento di esitazione dell’orchestra prima di un’interpretazione di De André, domanda – che cosa stiamo aspettando? Dopo Prospettiva Nevskij e La stagione dell’amore ritorna sul palco Antony. I due, entrambi seduti, si avvicendano in uno dei primi successi dei Rolling Stones, As Tears Go By e poi nella già citata Del suo veloce volo, versione italiana di “Frankstein”, una delle canzoni più belle mai scritte – nell’opinione di Franco, che nel suo adattamento della canzone di Antony predice con esattezza la morte di un suo amico, leggendogli la mano. Lo spettro della nipote di Mubarak si aggira nel Forum al momento di Inneres Auge, ed arriva anche il momento di Alice. Alice e Battiato hanno iniziato a collaborare 33 anni fa, e per l’occasione eseguono insieme La realtà non esiste (omaggio a Claudio Rocchi, da poco scomparso) e la proverbiale I treni di Tozeur.
Poi, Alice da sola, canta Il vento caldo dell’estate, primo frutto del suo incontro con la coppia Battiato-Pio. E’ una serata bellissima – dice Alice al microfono, con l’assenso del maestro catanese. Il meglio dei due concerti del mini-tour dovrebbe finire in un disco di prossima uscita, mentre una parte nel prossimo film di Battiato è già pronta per Antony: l’intesa è totale. C’è poco del Battiato più recente nella serata di Firenze (nessun pezzo da “Dieci stratagemmi”, né da “Il vuoto”, né da “Ferro Battuto”). Lo spazio è lasciato a quei pezzi che hanno reso il cantautore uno dei perni della musica pop italiana, e quindi E ti vengo a cercare e La cura, prima del medley finale in cui si succedono le grandi hit di inizio anni ’80. Battiato depone la giacca, il pubblico abbandona i posti a sedere si affolla in direzione del palco. Ci sono strette di mano e interazioni varie, persino un applausometro. Stupido ma efficace – lo definisce Battiato per la scelta degli ultimi pezzi rimasti: e gira tutto intorno al Mandela. Siamo alla fine, e il concerto si chiude con quell’estenuante ricerca di un Centro di gravità permanente, una ricerca che per Battiato non ha, fortunatamente, forse mai avuto fine, e che lo ha portato (e lo porta tuttora) a rinnovarsi, a sperimentare vari generi e forme, assecondando quel bisogno costante di nuove evoluzioni sganciate dalle regole comuni.
SETLIST ANTONY AND THE JOHNSONS: Rapture – Cripple and the Starfish – For Today I’m A Boy – Epilessy Is Dancing – Crazy In Love – Jesus Is A Girl – Another World – Swanlights – You Are My sisters (con Battiato) – The Crying Light – Hope There’s Someone – I Fell In Love With A Dead Boy
SETLIST FRANCO BATTIATO: Un’altra vita – Il re del mondo – Passacaglia – La polvere del branco – La canzone dell’amore perduto – Prospettiva Nevskij – La stagione dell’amore – As Tears Go By (con Antony) – Del suo veloce volo (con Antony) – Tutto l’universo obbedisce all’amore – Inneres Auge – La realtà non esiste (con Alice) – I treni di Tozeur (con Alice) – La cura – E ti vengo a cercare – Bandiera Bianca/Up Patriots To Arms – L’era del cinghiale bianco – Voglio vederti danzare – Cuccurucucu – Centro di gravità permanente
ALICE: Il vento caldo dell’estate