Il Cibicida vi aveva già raccontato i due ultimi concerti dei New Order in terra italica, rispettivamente nel 2012 a Milano per il defunto Heineken Jammin’ Festival (a supporto dei The Cure) e nel 2018 a Torino, in un concerto-evento con la collaborazione di Liam Gillick. I due live, che ci avevano fatto percepire il potenziale dal vivo devastante della band inglese, erano però stati incompleti per un godimento totalmente rappresentativo di quello che sono i New Order nell’immaginario musicale: dispersivo il primo, molto di nicchia il secondo, con una setlist ultra ricercata.
Eccoci dunque a Lucca, a raccontarvi il nostro primo, vero e proprio concerto canonico dei New Order: la sfacchinata andava fatta e basta, lo dovevamo a voi lettori e la nostra fatica è stata ripagata da un’ora e mezza che ci fa ancora brillare il cuore. Il contesto è di quelli belli: il Lucca Summer Festival, che quest’anno ha avuto la geniale intuizione di portare due band importanti come Elbow e New Order la stessa sera. Perché geniale? Perché pur non essendoci il sold out (il colpo d’occhio è comunque ottimo) l’indotto generato a vantaggio della città toscana è di quelli clamorosi: il 35% circa del pubblico è britannico e over 30. Niente vomitatori sui voli Ryanair e alla ricerca di birre al discount, ma turisti in cerca di buoni ristoranti e delle meraviglie della Toscana tanto amata da Bernard Sumner (ma di questo parleremo più tardi).
Va prima fatto un cenno doveroso agli Elbow, protagonisti di un live eccellente. La ricetta è sempre quella: pop rock raffinatissimo di chiara matrice brit, non per tutti (oltremanica per pochi ma buoni). La numerosa band presente sul palco funziona a meraviglia e riesce a dare vigore a tutto il live, dove non mancano grandi classici come One Day Like This, Grounds Of Divorce e la più recente Magnificent (She Says). Gli Elbow iniziano a suonare alle 20:30, orario da prime time che conferisce alla band di Manchester il giusto stato di co-headliner della serata, per finire alle 21:45.
Per i New Order Lucca decide di fare le ore piccole, con un live che inizierà come da programma alle 22:30 per terminare a mezzanotte: scelta sorprendente per un concerto istituzionale di una band ultrasessantenne, scelta vincente perché nel buio dell’umida e calda notte toscana la musica dei New Order diventa magia pura. Magia pura che ci avvolge con un inizio fulminante, che con coraggio guarda al più recente passato della band nata dalle ceneri dei Joy Division, con due brani provenienti dall’ultimo “Music Complete”, uscito nel 2015. Si tratta di Singularity e Restless, accompagnati da immagini video semplicemente meravigliose.
Se per Singularity si ricorre a filmati caratteristici degli anni ‘70-‘80 inglesi, in Restless (vero capolavoro di quel disco, nella sua malinconica immediatezza pop) fa capolino lo stupendo videoclip della canzone, che contribuisce non poco a rendere indimenticabile il momento. Già, un momento: tempo qualche minuto e si viaggia indietro di oltre trent’anni, alla musica dei Joy Division. She’s Lost Control e Transmission sono il primo, devastante omaggio della serata a Ian Curtis. Anche qui coreografia perfetta, con bandieroni neri in puro stile Corbijn. La quinta canzone è una pietra miliare della musica neworderiana: Your Silent Face, con Sumner che come sempre sale in cattedra con la melodica. Anche in questo caso alle spalle della band vengono proiettati video assolutamente pertinenti e in sintonia con la musica: immagini di lande desolate, paesaggi d’ogni tipo e i nomi dei componenti dei New Order che scorrono sullo schermo come se fossimo già ai titoli di coda.
E invece non è affatto così: c’è spazio per altri due ottimi episodi di “Music Complete” (la dance incazzata di Plastic e quella più goliardica di Tutti Frutti), per non parlare di Bizarre Love Triangle e The Perfect Kiss, dove il muro sonoro creato dalla band raggiunge il climax della serata. Bernard Sumner è di ottimo umore e più volte loda la bellezza di Lucca e della Toscana: appesantito, invecchiato, potrebbe godersi una serena pensione tra le colline limitrofe come molti suoi connazionali, invece continua a tenere la scena in modo clamoroso, con un carisma che ha pochi eguali.
Inizia il gran finale: prima i tre superclassici della discografia dei New Order (True Faith, Blue Monday, una straordinaria Temptation), poi i bis che rappresentano il secondo, importantissimo omaggio ai Joy Division. Durante Atmosphere scorrono le immagini di Ian Curtis: tributo sincero, momento toccante. Love Will Tear Us Apart è invece un momento di festa collettiva, un momento talmente bello che a fine concerto lungo i vicoli di Lucca tanti fan la canticchiano fino a far scattare un coro collettivo. Torniamo a casa stanchi ma felici, senza neanche provare ad accendere la radio in auto: la musica sta nella nostra testa, metabolizziamo con gioia il magnifico concerto di questa umida notte toscana.
SETLIST NEW ORDER: Singularity – Restless – She’s Lost Control (Joy Division song) – Transmission (Joy Division song) Your Silent Face – Tutti Frutti – Subculture – Bizarre Love Triangle – Plastic – The Perfect Kiss – True Faith – Blue Monday – Temptation —ENCORE— Atmosphere (Joy Division song) – Love Will Tear Us Apart (Joy Division song)
SETLIST ELBOW: Fly Boy Blue / Lunette – The Bones Of You – Magnificent (She Says) – Mirrorball – Empires – Little Fictions – Kindling – The Birds – My Sad Captains – Station Approach – Lippy Kids – One Day Like This – Grounds For Divorce