Se c’era una band che il 2017 attendeva con impazienza, questi erano i The xx. Perché dopo due piccoli album di culto come l’omonimo esordio del 2009 e “Coexist” del 2012, l’hype nei confronti del trio britannico è cresciuto a dismisura mese dopo mese. Nel 2015, poi, Jamie Smith ha esordito da solista con “In Colour” indirizzando e non poco ciò che è “I See You” (qui la nostra recensione), l’atteso terzo album della band, che mancava dall’Italia da oltre quattro anni: la città era sempre Milano, ma il cambio di location – l’Alcatraz nel Dicembre 2012, il Forum di Assago adesso – la dice piuttosto lunga su quanto siano montate le aspettative, con un sold out registrato praticamente subito.
Ad aprire per Jamie, Romy e Oliver c’è Sam Shepherd aka Floating Points, in solitario coi suoi ammennicoli elettronici, per un set conciso (neanche mezz’ora) che non pare però coinvolgere pienamente la già numerosa platea. Quello dei The xx è un pubblico che ha bisogno del sentimento, delle parole, dell’immedesimazione, e gli algidi beat di Shepherd non sembrano raccogliere qui i meritati frutti dell’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni.
Alle 21.40, con lievissimo ritardo sull’orario schedulato, i The xx si accomodano alle loro postazioni sullo scarno palco allestito per questo tour con una serie di specchi che richiamano l’artwork del disco e si parte subito con Say Something Loving. L’impressione fin dai primi minuti dell’esibizione è che ci si trovi al cospetto di suoni eccezionali, ricercati ma non per questo pomposi, cosa non proprio scontata nella dimensione live: Jamie, a mo’ di novella Dea Kali, sembra avere ben più di due mani, intento com’è a pigiare tasti a destra e sinistra, vero fulcro di un sound divenuto in breve tempo uno standard.
Nonostante i tre siano ormai abituati a calcare palcoscenici anche enormi in giro per il mondo, la sensibilità che mettono nei loro brani la esternano tutta anche dal vivo, sono visibilmente emozionati e c’è da credergli, visto che il colpo d’occhio che regala il Forum è questa sera veramente suggestivo, senza neanche lo spazio libero per far cadere uno spillo in terra. Uno dopo l’altro The xx snocciolano il meglio del loro repertorio, alternandosi nel ruolo di “protagonisti” (ma c’è Romy che in Performance è un po’ più protagonista meritandosi le attenzioni di tutti), reinterpretando in chiave personale persino una hit come la recente Too Good di Drake feat. Rihanna.
Il set si evolve in crescendo, con Dangerous che comincia a far smuovere un pubblico che trova definitiva linfa nel finale: senza soluzione di continuità arrivano A Violent Noise, Fiction, Shelter e quella Loud Places presa dal disco solista di Jamie che in pratica non termina mai. I tre si allontanano un paio di minuti dal palco ma la coda del pezzo continua a suonare, poi rientra il solo Jamie e improvvisa un breve dj set che manda in visibilio la platea prima dell’encore.
Encore in cui The xx tirano fuori un pezzo per ciascuno dei loro album: il singolo On Hold a riaccendere gli animi e a legarsi con la coda di Loud Places, l’ormai classica Intro e una Angels cantata all’unisono dal pubblico. Dopo 90 minuti il concerto termina, Jamie, Romy e Oliver si fanno passare una bandiera italiana e la sventolano timidamente, è mancata la meravigliosa “Replica” (per noi il miglior brano del nuovo album) ma è stato comunque un act da 10 e lode sotto ogni punto di vista. Per la serie “Quando la psicosi collettiva è più che giustificata”.
SETLIST: Say Something Loving – Crystalised – Islands – Lips – Brave For You – Basic Space – Performance – Too Good – Infinity – VCR – Dangerous – I Dare You – A Violent Noise – Fiction – Shelter – Loud Places —ENCORE— On Hold – Intro – Angels