Gli Uzeda hanno girato il mondo in lungo e in largo, portando la propria musica laddove nessun’altra band italiana è riuscita ad arrivare. Merito della Touch And Go, certo, ma anche e soprattutto di un’indole anglosassone che, unita a un orgoglio italico e siculo nello specifico, ha fatto la differenza anche in contesti come quello statunitense, in cui difficilmente un band d’oltreoceano acquista consensi. Ma ogni volta che gli Uzeda rimettono piede sul palco di una location catanese, ogni volta che rientrano in contatto col pubblico della propria città, il feeling che si instaura è magico, è particolare, è intenso. Ed è biunivoco, soprattutto. Lo hanno ampiamente dimostrato nel corso degli anni, e anche alla Lomax l’atmosfera che si respira è quella della grande festa fra “parenti”. La sala non è stracolma, ma i presenti sembrano conoscere alla perfezione la band che si appresta ad esibirsi. E non è un caso, infatti, che la stessa Giovanna Cacciola non perda occasione per ringraziare “gli amici” intervenuti a questo loro concerto pre-pasquale. Riferendosi non soltanto agli amici personali effettivamente accorsi, ma più in generale a ciascun catanese che decide ogni volta di rendergli omaggio con la propria presenza. Agostino Tilotta e soci sono in forma, non sembrano avvertire minimamente il trascorrere degli anni che inesorabili ricordano i chilometri percorsi tanto fisicamente quanto metaforicamente nella storia della musica. La setlist proposta dagli Uzeda è incentrata per lo più su brani estratti da “Stella”, il loro ultimo lavoro in studio datato 2006, che s’era fatto attendere ben otto anni ma che aveva presentato gli Uzeda più vivi che mai. Ma anche gli episodi più datati (vedi Stomp, di cui vi diamo testimonianza più in basso), quelli che avevano consentito agli Uzeda di far circolare il nome di Catania oltre che il proprio, non fanno altro che confermare come, quando un gruppo ha lavorato bene, non importi quanti anni siano trascorsi tra una esibizione e l’altra. Il suo pubblico sarà sempre lì, sempre attento. Gli ormai noti tempi – in perfetto stile british – della Sala Lomax segnano la fine del concerto intorno alle 23.40. Ed alle 23.41 ricomincia già l’attesa per la prossima “cena di famiglia”.
(“Stomp” live @ Lomax, Catania)
A cura di Emanuele Brunetto