L’avevamo scritto nella nostra review di “Wow” che quest’ultimo album dei Verdena è un lavoro difficile da valutare, per la sua lunghezza, per l’eterogeneità musicale al suo interno e per certi eccessi che non si capisce bene dove vadano a parare. Cosa meglio della presentazione dal vivo, allora, per tirare un po’ le somme e confermare o smentire le proprie impressioni? Di scena ai Mercati Generali di Catania, il trio bergamasco si presenta sul palco esterno della location etnea intorno alle 22.45, partendo subito con Scegli me, primo brano della serata nonché secondo singolo – e videoclip – estratto da “Wow”. Il pubblico, numeroso come nelle migliori occasioni dei Mercati Generali, è per larga fetta l’ormai canonico pubblico dei Verdena: età media un po’ bassina, ma per fortuna – non nostra, ovviamente – ci siamo noi ad alzare considerevolmente la media. I brani che si susseguono sono per larga parte estratti, com’era prevedibile, dal nuovo album, dal già citato pezzo di apertura a Per sbaglio, e poi Rossella Roll Over, Badea Blues, Nuova luce, Lui gareggia, Tu e me, Letto di mosche, l’altro singolo Razzi arpie Inferno e fiamme, Miglioramento e Il nulla di O. (queste due di seguito nel live così come nella tracklist del disco), Grattacielo, Loniterp, le due Sorriso in spiaggia, fino a giungere alla conclusiva Lei disse, che chiude tanto “Wow” quanto il concerto. Certo non l’intero nuovo album – e non potrebbe essere altrimenti data la prolissità di questo – ma un corposo assaggio di quanto ascoltato per la prima volta solo poche settimane prima in versione studio. Inutile dire che i pezzi più attesi dal pubblico restano, comunque, quelli un po’ più datati, che i Verdena decidono di concedere col contagocce, vedi Non prendere l’acme, Eugenio, Muori Delay, Valvonauta (solito visibilio giù dal palco, ma solita evidente scocciatura di Alberto Ferrari nell’eseguirla) o Morbida, che danno il contentino a chi magari s’era presentato ai Mercati Generali con la speranza di ascoltare i vecchi successi del trio lombardo. Quasi del tutto snobbati, infatti, i primi tre album (l’omonimo, “Solo un grande sasso” e “Il suicidio dei Samurai”), è il precedente “Requiem” ad annoverare più estratti subito dopo “Wow”. Come già anticipato, è Lei disse a chiudere la performance catanese dei Verdena, senza encore di sorta. L’impressione finale è che con i brani di “Wow” a farla da padroni, i live soffrano un po’ degli sbalzi umorali del disco, non consentendo al concerto (e con lui al pubblico in sala) di sovreccitarsi in quel climax ascendente da sempre marchio di fabbrica delle esibizioni dei Verdena. Ma potrebbe anche darsi che la nostra età biologica stia cominciando a farsi sentire…
SETLIST: Scegli me – Per sbaglio – Rossella Roll Over – Il tramonto degli stupidi – Non prendere l’acme, Eugenio – Badea Blues – Nuova luce – Lui gareggia – Caños – Muori Delay – Tu e me – Letto di mosche – Razzi arpie Inferno e fiamme – Miglioramento – Il nulla di O. – Grattacielo – Logorrea – Valvonauta – Loniterp – Isacco nucleare – Morbida – Sorriso in spiaggia (I & II) – Il Gulliver – Lei disse
* Foto d’archivio
A cura di Emanuele Brunetto