L’unico commento possibile per descrivere la performance dei romani Zu ai Mercati Generali di Catania non viene da chi scrive bensì da un amico: “questi qua sono cancerogeni per le orecchie”. E, cavolo, è la sacrosanta verità. Ma andiamo con ordine, l’apertura della serata è affidata ai catanesi Psychocean. I quattro propongono il loro progressive in salsa metal per buoni quarantacinque minuti, in cui la band alterna lunghe e fluide cavalcate strumentali a ritmi ossessivi che fanno il paio con le lyrics sempre ricercate. I brani proposti sono per lo più nuovi al pubblico, anticipazione di ciò che sarà il nuovo album degli Psychocean, “Luminescence”, come si dice in questi casi “out soon”. E così Meridian Zero o la stupenda Opalescence rendono pienamente l’idea di ciò che bisogna aspettarsi dalle nuove tracce prodotte dalla band, anche se il finale è tutto per Embryonal Confinement, title-track dell’ep d’esordio degli Psychocean che i presenti sembrano conoscere alla perfezione. Conclusasi l’esibizione del gruppo spalla – e diciamocelo, migliori supporter per gli Zu, a Catania, era davvero difficile trovarli – è il momento dei protagonisti della serata. Jacopo, Massimo e Luca si posizionano sul palco pronti alla battaglia, perché di battaglia si deve parlare. Gli strumenti dei tre vengono letteralmente stuprati dalle note mortifere dei brani, e il drummer Jacopo Battaglia in modo particolare sembra oltremodo ispirato, picchiando sulle pelli senza soluzione di continuità, a testimoniare ancora una volta come il perno su cui poggia il complesso impianto Zu è proprio la sua batteria. La setlist contiene brani estratti per lo più dall’ultimo lavoro della band, “Carboniferous”, quello che può essere considerato a giusto titolo l’album della definitiva consacrazione internazionale degli Zu. Ascoltando dal vivo pezzi come Mimosa Hostilis, Carbone Ostia non si può non convenire sul fatto che una band non arriva a incidere per la Ipecac di Mike Patton per puro caso. L’ora bollata concessa dagli Zu, senza nessun encore di sorta, lascia nonostante tutto con un po’ di amaro in bocca. Ma il pubblico dei Mercati Generali, giunto incolume fino in fondo al concerto, ha ben altro cui pensare: una cura per rientrare rapidamente nel pieno possesso della propria facoltà uditiva.
(“Meridian Zero” live @ Mercati Generali, Catania)
A cura di Emanuele Brunetto