Gruppo di punta della Monotreme Records, di cui stanno facendo la fortuna se non come guadagni quantomeno dal punto di vista dell’immagine, gli inglesi 65daysofstatic bissano il capolavoro d’esordio dando vita a questo One Time For All Time, acido surrogato del suo predecessore. Surrogato si, ma nel senso più gratificante del termine, perché se “The Fall Of Math” aveva in un colpo solo gettato le basi per uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni, ma rischiato al contempo di cristallizzare la band sui soliti paragoni con June Of ‘44 e Rodan, questo nuovo lavoro non fa altro che rimpastare l’informe materia sonora in possesso del gruppo, che sforna così un prodotto di altissimo livello che risponde alla duplice necessità di confermarsi nelle cuffie degli ascoltatori ed allontanarsi sensibilmente da territori fin troppo calpestati dai fruitori del genere in questione. Ed allora la band di Sheffield ci adesca con strabordanti momenti di “classico” post-rock degni dei Mogwai più in forma (vedi Welcome To The Timeso 65 Doesn’t Understand You), per poi lasciarci sopraffare da ansiosi crescendo fatti di tastiere elettroniche alla Aphex Twin (l’opener Drove Through Ghosts To Get Here), prima di rassicurarci con note amiche come quelle di Await Rescuecon la sua furiosa batteria, marchio di fabbrica del gruppo. Sprazzi drum’n’bass, che dimostrano ulteriormente l’apertura verso nuovi orizzonti, e una malinconica atmosfera di fondo che pervade l’intero album, completano un lavoro più unico che raro nell’odierno panorama mondiale, nove tracce che null’altro sono se non un solo intenso momento di catarsi, un momento che vorremo durasse per sempre.
Nota: non ci è dato sapere se i 65daysofstatic abbiano o meno idea di chi siano i nostrani Giardini Di Mirò, ma a tratti sembra di risentire in “One Time For All Time” alcuni passaggi di “Rise And Fall Of Academic Drifting”.
(2005, Monotreme)
01 Drove Through Ghosts To Get Here
02 Await Rescue
03 23kid
04 Welcome To The Times
05 Mean Low Water
06 Climbing On Roofs (Desperate Edit)
07 The Big Afraid
08 65 Doesn’t Understand You
09 Radio Protector
A cura di Emanuele Brunetto