Esce strategicamente in prossimità delle spese natalizie il primo greatest hits degli A Perfect Circle. A detta della band stessa, la pubblicazione è l’assoluzione dell’ultimo obbligo contrattuale con la Virgin. Del futuro si sa poco, uscirà materiale nuovo come hanno ventilato Howerdel e Keenan negli ultimi mesi o finirà a tarallucci e vino come con i Tool?
Quel che sarà, sarà, nel frattempo Three Sixty propone tutti i pezzi forti della carriera del gruppo spalmati su due dischetti. Inutile dilungarsi sul fascino senza tempo di canzoni come The Hollow, Judith, 3 Libras, The Package, Weak And Powerless, Blue, The Outsider, la sempre struggente cover di Imagine di John Lennon.
Va piuttosto spesa qualche parola su By And Down, unico brano inedito rilasciato da dieci anni a questa parte. Una languida ballad tra il dolente e il trasognato in cui le sinusoidi vocali di Keenan sono più neo-melodiche del solito. La canzone di per sé non sfonda, prova a spiccare il volo nel ritornello ma non riesce a staccarsi da terra, inchiodata su una cantilena e una morbidezza che la appiattiscono.
Il resto del secondo disco, dove si concentrano le “novità”, contiene alcune versioni live tra cui spicca People Are People (meglio qui che in studio). Mi è però del tutto oscuro il motivo per cui debba esserci una versione live di 3 Libras, già inclusa nella forma originale.
Come ogni raccolta celebrativa, “Three Sixty” lascia il tempo che trova, rivolta principalmente a nostalgici o a chi, per ragioni anagrafiche o per disinteresse, si è perso le puntate in diretta: una buona entrée prima di gustare in profondità ogni singola portata.
(2013, Virgin)
– DISC 1 –
01 The Hollow
02 Rose
03 Judith
04 Orestes
05 3 Libras
06 The Package
07 Weak And Powerless
08 The Noose
09 The Outsider
10 Blue
– DISC 2 –
01 Imagine
02 Passive
03 People Are People (Live)
04 Counting Bodies Like Sheep To The Rythm Of The War Drums
05 When The Levee Breaks
06 By And Down
07 3 Libras (Live)
08 Gravity (Live)
09 Fiddle And The Drum