Home RECENSIONI Amyl And The Sniffers – Cartoon Darkness

Amyl And The Sniffers – Cartoon Darkness

C’è una foschia che avvolge i nostri giorni, una foschia fatta da problematiche che potrebbero essere risolte se solo si volesse e altre che ormai dobbiamo sorbirci così, che non c’è più nulla da fare o quasi. Amyl And The Sniffers, che di mestiere fanno punk rock, questo lo sanno bene e ovviamente non perdono occasione per parlarne e per lanciare un grido d’allarme. Solo che stavolta, con questo Cartoon Darkness che è il loro terzo lavoro in studio, ci vanno giù pesanti: il cambiamento climatico che ci brucia la carne, le guerre che ci circondano, la tecnologia che c’attanaglia. Un contesto surreale come un cartone animato, ma oscuro come la più notte delle notti. Le invettive di Amy Taylor e soci poggiano stavolta su un’atmosfera in generale più malinconica, un po’ come se la presa di coscienza e la pesantezza di ciò che ci circonda abbia in qualche modo soffocato la rabbia e aperto alla riflessione anziché alla reazione.

Musicalmente infatti la band con “Cartoon Darkness” fa un passo avanti, o sarebbe meglio dire in orizzontale… insomma, si muove sensibilmente rispetto a quanto c’avevano fatto vedere nei loro due dischi precedenti. Perché se è vero che l’indole punk è sempre la stessa e che brevissimi missili terra-aria come It’s Mine e Motorbike Song stanno lì a dimostrarlo in tutta la loro urticanza, è vero anche che Amy Taylor e soci non s’erano mai spinti così oltre con le melodie, andando qui a giocare un campionato che fino ad ora non gli era mai appartenuto. È quel campionato in cui cacciano fuori un pezzo come Big Dreams, una sorta di ballad polverosa (con tanto di videoclip girato su dei chopper in giro per il deserto) in cui tornano alla mente le Hole più atmosferiche; oppure Bailing On Me, che interrompe la persistente alta tensione della casa per presentare una Taylor a proprio agio anche con registri diversi da quello aggressivo per cui l’abbiamo conosciuta.

Ecco, la performance di Amy Taylor continua a essere il vero e proprio cavallo vincente del progetto. Chi come noi ha visto la band all’opera su un palco, conosce perfettamente il modo in cui Amy catalizza l’attenzione, perché salta e balla come un ossesso, urla e sghignazza come una iena e ha una presenza oscurante su tutto ciò che le sta intorno. Su disco avviene praticamente la stessa cosa, ancor di più in questo “Cartoon Darkness”, vista l’evidente maturità espressiva raggiunta, visto il modo più sicuro di sé con cui affronta una tracklist varia e oscillante tra i mood, senza nascondersi ma anzi rilanciando a ogni passaggio, che si tratti di assumere profondità come nella già citata Big Dreams, di sputare rabbia hardcore come nell’iniziale Jerkin’ (con videoclip vietato ai minori e non staremo a spiegarvi perché), di farsi bambinesca in Tiny Bikini o di addentrarsi nello strambo country-rap della conclusiva Me And The Girls.

Così al terzo sigillo discografico (che, non l’avevamo ancora detto, è stato prodotto da Nick Launay e registrato ai 606 Studios dei For Fighters, in California) Amyl And The Sniffers si confermano ancora una volta realtà solida del loro mondo d’appartenenza, un mondo che proprio con “Cartoon Darkness” allarga i propri confini facendo compiere alla formazione australiana un netto salto di qualità. Un disco ispirato che vive di una giusta e ricercata alternanza tra rabbia, riflessione e scanzonato intrattenimento.

2024 | Rough Trade

IN BREVE: 4/5