Ci sono artisti che un secondo “fermi” non sanno stare, ogni giorno al lavoro su nuovo materiale, una collaborazione tira l’altra, sempre a far parlare di se, che sia bene o male non importa. Alcuni per mero spirito edonistico, è chiaro. Altri, invece, per una vera e propria propensione alla musica che funge da motore vitale. Fra questi c’è sicuramente Antony Hegarty, ragazzone inglese che da fine anni ’90 ad oggi s’è distinto per una iperattività unica. Unica per livello qualitativo, per sensibilità dimostrata, per varietà di fonti d’ispirazione e per capacità di miscelare il tutto senza apparire mai banale o ripetitivo. E anche oggi, a un paio di mesi dalla pubblicazione del nuovo lavoro in compagnia dei suoi Johnsons (“Swanlights”, in uscita ad ottobre prossimo), Antony si presenta con un ep che inganna l’attesa dei suoi estimatori. Thank You For Your Love contiene al suo interno cinque tracce che, per un motivo o per un altro, evidenziano le varie sfaccettature della personalità artistica di Hegarty. La title-track, ad esempio, fa riaffiorare la mai celata passione di Antony per la musica nera, con quel languido e compulsivo ripetersi delle parole del titolo che rappresenta un po’ la summa dell’Antony-pensiero. Inoltre, essendo “Thank You For Your Love” l’unico brano del lotto che verrà compreso nella tracklist di “Swanlights”, funge anche da importante anticipazione su come suonerà il successore di “The Crying Light” (2009). You Are The Treasure e My Lord My Love, invece, sono semplici composizioni per pianoforte e voce che poco aggiungono all’Antony ascoltato negli ultimi tempi, ma che chiariscono in modo inequivocabile come nei suoi brani il chiarore stia pian piano soppiantando il buio. Le tracce che completano l’ep sono due cover, la scelta delle quali appare a dir poco atipica: la prima, Pressing On, ha la sua originale nel repertorio di Bob Dylan. Un brano non fra i più conosciuti della discografia del menestrello di Duluth, messo sottosopra da Antony e reinterpretato alla sua maniera. L’altra, Imagine, non ha bisogno di presentazioni, e se a primo impatto può sembrare un azzardo, lo risulta un po’ meno dopo qualche ascolto, grazie al suo testo che calza a pennello alla personalità del singer britannico. Un evergreen, lo storico pezzo di Lennon, nella realizzazione del quale chiunque altro avrebbe avuto solo da perderci. Non Antony, che ancora una volta attraversa trasversalmente gli insegnamenti dei propri maestri, aggiungendo un ulteriore (seppur piccolo) tassello alla propria storia.
(2010, Secretly Canadian)
01 Thank You For Your Love
02 You Are The Treasure
03 My Lord My Love
04 Pressing On
05 Imagine
A cura di Emanuele Brunetto