Provato dai continui tour, nel 2010 Matt Hales decide di mettere in soffitta il progetto Aqualung. Si trasferisce da Londra negli Stati Uniti con la famiglia e si concentra sulla sua attività di producer lavorando nello studio di casa sua con numerosi artisti. È quindi un po’ a sorpresa che il nome Aqualung riemerge con un album nuovo di zecca a cinque anni di distanza da “Magnetic North”.
Hales ha fatto tesoro delle recenti collaborazioni e, seppur lasciando intatta la freschezza e l’identità del suo songwriting (che nel 2002 gli fruttò diversi milioni grazie al successo di “Strange And Beautiful”, scelta per uno spot Volkswagen), ha ammodernato l’abito con un taglio elettronico e minimale. Ogni suono è ben calibrato e s’incastra alla perfezione in queste dieci nuove tavole sonore.
10 Futures ha melodie forti e interessanti e fluisce tra l’anima soul di Tape 2 Tape (con Joel Compass alla voce) ed Eggshells (Lianne La Havas è ospite, Hales nel 2012 ha prodotto il suo “Is Your Love Big Enough?”), le delicatezze alla Jeff Buckley di Clean, le melodie un po’ ruffiane di Be Beautiful (che, con dei beat più pacchiani, piacerebbe a David Guetta) e Shame On Me (Pharrell Williams fa scuola). Il cerchio si chiude con le tenui note di pianoforte alla Thomas Newman di To The Wonder.
Con sette vocalist ospiti, scorrevole ed omogeneo senza per questo risultare monocorde, il ritorno di Aqualung è ricco di sfumature e bei suoni, una buona raccolta di canzoni di electro-pop d’autore.
(2015, BMG Chrysalis)
01 Tape 2 Tape
02 Eggshells
03 Be Beautiful
04 Seventeens
05 New Low
06 Clean
07 Hearts (SpinWheelOscillate)
08 Shame On me
09 Everything
10 To The Wonder
IN BREVE: 3,5/5