“La vita è così tanto buio e luce, il giorno non può esistere senza la notte e tu non puoi separarti da me”. Due soli, due anime, due tinte, Two Suns, il concept di Natasha Kahn al secolo Bat For Lashes, è centrato sul dualismo, sugli opposti che si respingono ma che hanno il volto cangiante del sole che cede alla notte. Due storie che viaggiano parallele per poi unirsi nel finale. Ci sono le protagoniste innanzi tutto: Pearl, ricci platino, carattere d’acciaio, pronta a squarciare il cuore dei suoi amanti con gli artigli e portarli alla perdizione dei sensi, e poi Natasha, riflessiva e spirituale, chiusa nei suoi pensieri e nella contemplazione della luna. Dunque il buio e la luce della Kahn, artista di origini pakistane ma di base inglese portata alla ribalta dal tour a fianco dei Radiohead di “In Rainbows”. La sua spinta vitale contrapposta alla meditazione, il coraggio e la timidezza, l’arte e la contemplazione, le registrazioni ora nella brina del Galles ora in una stordente California, battono il cuore del disco. “Mostrami il chiaro di luna all’albeggiare, ho visto cosi tanti pianeti danzare, ho visto così tanta gente nascondersi”. A musicare la storia di queste donne opposte, ma tutt’uno, arrivano due scelte sonore distinte: pulsazioni sintetiche, gospel disperato, elettroniche androidi da un lato; ballate pianistiche, eco lontanissimi, canti di sirena, sussurri meravigliosi dall’altro. Una scelta musicale che fa male ma che poi cura ogni ferita con un talento polistrumentale, quello di Natasha Kahn, assolutamente cristallino. Un’artista che sfida la luce del sole e il buio della notte, ma che a entrambi i momenti sa regalare il suono più adatto. “Mostrami il tramonto, non dimenticherò che sono uno dei due pianeti che danza, sono parte di due pianeti che danzano”. L’insieme di Natasha e Pearl fanno Bat For Lashes. La voce della Kahn è essa stessa un dualismo: è ululato straziante e poi dolcissima preghiera. Sa volare altissimo a fare il solletico al sole e poi sprofondare in basso nel dark della notte più difficile. Un disco definitivo, maiuscolo, per l’artista. Una riflessione sulle sue origini e sui due soli che s’accendono e si spengono all’interno del suo cuore. “Separata in questa notte, senti le mie mani, senti la mia vita (…) so dove la forma sta cambiando, so che le stelle mi seguiranno”.
Nota: Bat For Lashes ospita l’enigmatico Scott Walker nel brano finale “The Big Sleep”.
(2009, Astralwerks / Parlophone)
01 Glass
02 Sleep Alone
03 Moon And Moon
04 Daniel
05 Peace Of Mind
06 Siren Song
07 Pearl’s Dream
08 Good Love
09 Two Planets
10 Travelling Woman
11 The Big Sleep
A cura di Riccardo Marra