Non c’entrano un tubo il surf, le spiagge, i costumi da bagno e le bibite ghiacciate con la musica dei Beach House. S’era avuto modo di comprenderlo già con il loro omonimo esordio del 2006 e, soprattutto, con “Devotion” del 2008 che il moniker della band di Baltimora altro non è se non una boutade. Perché il carosello di suoni organizzato da Alex Scally e Victoria Legrand paga sì pegno a un passato importante, ma non individuabile nell’assolata California con i suoi aridi litorali. I Beach House guardano all’Europa, guardano al pop trasognato – meglio detto dream – di band che in una casa sulla spiaggia non c’hanno neanche mai trascorso le vacanze. I Cranes ovviamente, e non potrebbe essere altrimenti, ma anche formazioni del calibro di Cocteau Twins e Dead Can Dance, laddove le venature più scure vengono raccolte dai Beach House e rispedite con garbo al mittente, sostituite da abili giochi d’elettronica che attualizzano un suono destinato altrimenti al revivalismo. Anche in questo Teen Dream, lavoro che segna l’importante passaggio del duo alla Sub Pop, saltano all’orecchio quel paio di elementi che caratterizzano i lavori dei Beach House: innanzitutto la voce della Legrand, tanto dolce quanto algida, a giustificare l’accostamento a un mostro sacro quale la Nico di Warhol. Silver Soul, il singolo Norway (consesso in download gratuito ben prima della pubblicazione dell’album) e Better Times nello specifico, ma in generale tutto “Teen Dream”, si reggono interamente sui vocalizzi della cantante dai natali francesi, protagonista indiscussa del progetto Beach House. In secondo luogo le lyrics, di una ricercatezza disarmante e che non lasciano spazio ad interpretazioni di sorta sulla carica emotiva che spinge i Beach House. Intensa, profonda, viscerale. Discorso e menzione a parte, poi, per due delle dieci tracce che compongono l’album, ovvero Walk In The Park e Take Care, che si ergono ad apici compositivi sotto tutti i punti di vista finora menzionati, perfetti manifesti di ciò che in fondo sono i Beach House: corpi caldi dall’animo freddissimo.
(2010, Sub Pop)
01 Zebra
02 Silver Soul
03 Norway
04 Walk In The Park
05 Used To Be
06 Lover Of Mine
07 Better Times
08 10 Mile Stereo
09 Real Love
10 Take Care
A cura di Emanuele Brunetto