Tantissima carne al fuoco, come sempre nel corso della sua carriera, per il genio di Los Angeles, al secolo Beck Hansen. Ben sedici, infatti, sono i brani che compongono il lauto menù di The Information, lavoro che vede la luce a poco più di un anno e mezzo da quel “Guero” che solo i fan più accaniti erano riusciti ad apprezzare pienamente, nonché ad appena qualche mese di distanza da “Guerolito”, il fratellino remixato di “Guero”. Tutto può dunque dirsi fuorché che la vena compositiva di Beck tenda in qualche modo ad affievolirsi. Se si considera poi che, dopo il mezzo passo falso dell’album del 2005, in “The Information” Hansen è tornato a lavorare col produttore Nigel Godrich, colui che deve essere considerato a pieno titolo un buon cinquanta per cento di “Sea Change”, il gioiello di Beck datato 2002, si capisce come l’attenzione da prestare durante questo ascolto debba essere massima. La vena compositiva di Beck non si è affievolita, si diceva poco sopra, ma più semplicemente ha perso intensità, aggiungiamo adesso, soffrendo di quello che viene volgarmente indicato dall’assioma “quantità a discapito della qualità”. Le solite quattro o cinque perle Beck sa comunque regalarle, e “The Information” non è da meno dei suoi predecessori: No Complaints, la opener Elevator Music o la eterea Soldier Jane, segnano il nesso di continuità con album come “Odelay” e “Midnite Vultures”. E’ questo il vero Beck, ed è questo ciò che meglio gli riesce, unire il vecchio (chitarra acustica) al nuovo (uso del computer) in un perfetto ed appagante connubio. Per non parlare poi di quel mini capolavoro che è Strange Apparition, con quel ritmo di cui non si fatica ad individuarne l’autore dopo appena un nanosecondo d’ascolto, ed uno stupendo pianoforte retrò che percorre l’intera traccia. Ma accanto a questi godibilissimi episodi ne troviamo anche di decisamente inferiori, innanzitutto quelli di chiara matrice hip-hop. Beck stesso aveva annunciato tempo addietro come sarebbe stata proprio questa la novità più in risalto di “The Information”. Ma, nonostante Hansen abbia da sempre dimostrato un certo feeling con le rappate, stavolta pare proprio abbia esagerato: Cellphone’s Dead, Nausea, We Dance Alone e 1000 BPM sono davvero troppo anche per un orecchio più sensibile di altri alle sonorità in questione. Ed in questi brani non riesce neanche appieno il sopraccitato impasto fra la strumentazione classica, fatta principalmente dalla chitarrina del nostro, e gli effetti elettronici delle sue famose basi. Inoltre, la parte finale dell’album risulterebbe decisamente scialba se non fosse per Inside Out, sedicesima ed ultima traccia che riesce in qualche modo a chiudere bene un percorso fattosi strada facendo sempre più tortuoso.
Curiosità: 1) la copertina del cd è interamente bianca ma, all’interno della confezione, sono forniti una serie di adesivi che consentono ad ogni acquirente di personalizzare così l’artwork; 2) il produttore Nigel Godrich, esperto ed appassionato di regia con buoni trascorsi come filmaker, ha girato un videoclip per ciascuna delle tracce che compongono “The Information”, videoclip che sono disponibili nel bonus dvd a corredo dell’album; 3) “The Information” è stato pubblicato in diverse edizioni a seconda del paese: l’edizione U.S.A. e quella Canadese contengono 15 tracce ed il bonus dvd; l’edizione U.K. comprende oltre al dvd anche due bonus track, “Inside Out” e “This Girl That I Know”; l’edizione per il mercato Giapponese contiene ben tre bonus track, quelle della versione U.K. più “O Menina”; l’ultima edizione, quella per la Germania ed il resto d’Europa (che è poi quella qui recensita) contiene solo “Inside Out” come bonus track.
(2006, Interscope / Universal)
01 Elevator music
02 Think I’m in love
03 Cellphone’s dead
04 Strange apparition
05 Soldier Jane
06 Nausea
07 New round
08 Dark star
09 We dance alone
10 No complaints
11 1000 BPM
12 Motorcade
13 The information
14 Movie theme
15 The horrible fanfare / Landslide / Esoskeleton
16 Inside out
A cura di Emanuele Brunetto