Il quartetto di cantastorie scozzesi rilascia un altro buon compendio della loro attività musicale. Come gli altri due dischi della serie, anche questo è composto da cinque pezzi il cui filo conduttore rimane la spensieratezza, l’immediatezza della musica e dei testi dei ragazzi di Glasgow. I Belle And Sebastian si allontanano dalle scorribande (ben riuscite) nel mondo della musica elettronica dei lavori precedenti, per ritornare su un terreno a loro più confortevole, quello che li ha fatti conoscere al grande pubblico.
I brani sono divertenti e semplici, fanno canticchiare e rilassare. Sanno di pennichella e di tramonto su un terrazzo con un paio di amici, rispecchiano quelle che sono le solite tendenze della band: ballate classiche come Everything Is Now e pure un’incursione nelle atmosfere di matrice più soul e r’n’b con la bella Poor Boy.
Il pezzo più interessante è senza alcun dubbio Best Friend, che chiude l’album e l’intero progetto dei Belle And Sebastian per la risoluzione dei nostri problemi. Convivono atmosfere diverse, la voce femminile è seguita da cori che ricordano tanto i pezzi canori degli anni ’60, per un brano incalzante e allegro che esprime al meglio l’attitudine della band.
Nel complesso, l’ultima parte di “How To Solve Our Human Problems” è un lavoro solido che ribadisce i punti forti della band di Glasgow e ne conferma le tendenze musicali. Manca un po’ l’aspetto dell’innovazione e i pezzi finiscono per essere dei lucchetti su quel forziere che racchiude la personalità musicale dei Belle And Sebastian.
(2018, Matador)
01 Poor Boy
02 Everything Is Now (Part Two)
03 Too Many Tears
04 There Is An Everlasting Song
05 Best Friend
IN BREVE: 3/5