La polvere devi saperla indossare, non è un dettaglio. Devi saperla scrollare da giacca e pantaloni, rimuoverla dalle falde del cappello o dalle cuciture delle scarpe. Ma poi ritrovarla il prima possibile perché la polvere è la dimostrazione più tangibile di quello che succede e di quello che sei. Alla polvere i Calexico di questo 2022 dedicano una canzone nel nuovo disco El Mirador, si chiama la Cumbia Del Polvo, ed è una specie di “saudade sonora”, come dice Joey Burns nella nostra intervista.
La nostalgia della terra di mezzo, della frontiera, di quel mondo diviso artificiosamente ma che pulsa come un cuore misto. I Calexico montano s’un pk e tagliano il deserto alzando quintali di polvere. Perché ogni granello ricorda le divisioni tra Stati Uniti e Messico, così come le urla degli sciacalli e i muri di ferro. “El Mirador” è un disco pregno. Lo spremi come una spugna e gocciola alcolico. Burns e Convertino, stanchi di anni di pandemia ma anche di propaganda americana, mettono su una tracklist da passare lentamente nel palato come mezcal. Sapore corposo dato da un’orchestra che è quasi una famiglia e dai suoni dello studio a Tucson di Sergio Mendoza che ha reso, questo, un disco di e tra amici dalla lingua mista.
Ne sono parabola la fiesta di The El Burro Song in cui Joey racconta del suo amico Jaime che beve e suona il guitarrón, oppure quella di Cumbia Peninsula con i conga di Sergio Mendoza, i cori e il sole luccicante ma forse traditore. In El Paso il tema della divisione torna forte; El Paso è una delle aree urbane in cui la barriera ha inciso su pelle la cicatrice orrenda. I Calexico, per definizione, trattengono queste storie della frontiera con quel continuo senso della mistica dettata dai luoghi contesi, divisi, sbarrati contro ogni natura. E sì, questa è la patina di polvere più preziosa che lasceranno alla recente storia della musica.
“La notte è pesante di pioggia, dolore e canti” – in Liberada il coro in spagnolo si fa storia orale, mentre spine di cactus volano portate in giro dal vento. In “El Mirador” quindi non mancano i notturni. Turquoise,ad esempio, con certe trombe spettinate dal calore della sera. Oppure Constellation in cui Burns racconta la voglia di evasione inseguendo le stelle a pancia in su sul tetto di casa. Che è un privilegio solo di chi può alzare gli occhi sovrastato da un cielo pulito.
(2022, City Slang)
01 El Mirador
02 Harness The Wind
03 Cumbia Peninsula
04 Then You Might See
05 Cumbia Del Polvo
06 El Paso
07 The El Burro Song
08 Liberada
09 Turquoise
10 Constellation
11 Rancho Azul
12 Caldera
IN BREVE: 3,5/5