McCombs, classe 1977, mette a segno in questo 2019 un colpo di non poco conto che, se da un lato continua a non attribuirgli la fama che merita, testimonia dall’altro la sua inconfondibile ricercatezza: stiamo parlando di Tip Of The Sphere, il nono album in studio dell’artista californiano. Cass McCombs, artista sobrio e mai ripetitivo, si immerge nella tradizione psichedelica californiana riuscendo a resistere alla tentazione di ricalcare pedissequamente le orme tracciate dai Grateful Dead. “Tip Of The Sphere” rivela una scansione ampia e caleidoscopica fluente ma difficile da etichettare, snocciolando raffinati riferimenti alla band di Jerry Garcia (I Followed The River South To What, Rounder, Prayer For Another Day), viaggi acidi conditi da elettronica moderna (American Canyon Sutra), raffinati tributi a Juan Gabriel, icona del mariachi messicano (Estrella), senza tralasciare la sua capacità descrittiva. “Tip Of The Sphere” si presta perfettamente a una trasformazione continua, in studio e dal vivo, confermando i due volti di McCombs: enigmatico ma squisitamente talentuoso.
(2019, Anti-)
01 I Followed The River South To What
02 The Great Pixley Train Robbery
03 Estrella
04 Absentee
05 Real Life
06 Sleeping Volcanoes
07 Sidewalk Bop After Suicide
08 Prayer For Another Day
09 American Canyon Sutra
10 Tying Up Loose Ends
11 Rounder
IN BREVE: 3,5/5