Con quell’artwork pieno zeppo di colori sgargianti e allucinogeni, con quel titolo criptico in cui figurano “X & Y” (perdonateci il prevedibilissimo citazionismo di un altro lavoro dei Coldplay), Chris Martin e soci volevano probabilmente dare un tocco psichedelico al tutto. Avete presente la copertina – nonché il titolo – di “Aoxomoxoa” dei Grateful Dead, l’album palindromo più famoso della storia del rock? Ecco, da quello proviene il nostro spunto. Facciamo ammenda per l’accostamento della band di Jerry Garcia ai Coldplay e veniamo a noi: Mylo Xyloto, quinto lavoro degli inglesi, arriva senza troppi proclami e con una pubblicità ridotta se confrontata con la popolarità della band in questione, con addirittura un singolo (Every Teardrop Is A Waterfall) pubblicato quando il titolo dell’album non era ancora stato reso noto. Tutte mosse, queste, che hanno fatto crescere spasmodicamente l’attesa e che al momento della sua pubblicazione hanno portato l’album in cima a tutte le classifiche. Come da copione, mica scemi il maritino di Gwyneth Paltrow e gli altri. Già con “Viva La Vida Or Death And All His Friends” del 2008 i Coldplay avevano manifestato una certa smania di discostarsi dal canovaccio di pezzi come “Speed Of Sound” (giusto per tirare in ballo una delle loro hit, ma potete considerarne citata una qualsiasi random) per lanciarsi in sperimentazioni elettroniche e “trick or treat” vari. Il che è abbastanza comprensibile perché, nonostante il placebo dei milioni di dollari incassati in giro per il globo, arriva un momento in cui ne hai le scatole piene di fare sempre la stessa cosa. Il punto è che, ci dispiace dirlo, la “cosa nuova” non gli riesce affatto bene. A parte due brani come Us Against The World e U.F.O., ballate chitarra e voce che non a caso sono fra i pezzi più convincenti del lotto (pur nella loro ripetitività), il resto sono synth ed elettronica balbuzienti che solo a tratti non annoiano e non fanno skippare le tracce. Gli intermezzi strumentali – ben tre – e i titoli ricercatissimi non bastano a dare quella parvenza d’imprevedibilità che è legittimo attendersi da una band che punta al podio delle più importanti del pianeta pop-rock. Preferiamo non spendere neanche una parola, infine, su Princess Of China, brano che si fregia della collaborazione con Rihanna. Un po’ la summa del Coldplay-pensiero da qualche anno a questa parte.
(2011, Capitol / Parlophone)
01 Mylo Xyloto
02 Hurts Like Heaven
03 Paradise
04 Charlie Brown
05 Us Against The World
06 M.M.I.X.
07 Every Teardrop Is A Waterfall
08 Major Minus
09 U.F.O.
10 Princess Of China
11 Up In Flames
12 A Hopeful Transmission
13 Don’t Let It Break Your Heart
14 Up With The Birds
A cura di Emanuele Brunetto