Piccoli rubini alt-rock si fanno avanti in questo ultimo scampolo di 2015. L’EP Florasongs dei The Decemberists arriva per tingere di sfumature rosso antico le immaginazioni malinconiche che ognuno di noi si porta in carico, e in queste cinque tracce c’è materiale da vendere per pensare e vivere interiormente, ora scattante, ora rallentato, l’EP riempie indolente ogni spazio del cuore a disposizione.
La band dell’Oregon in questa cinquina di outtakes si lancia in libertà, slega chitarre e ballate per un ascolto quasi open space, un ringraziamento simbolico a certe traiettorie R.E.M. in The Harrow And The Haunted e Stateside e ad una tradizione midwest in Riverswim, che si incolla alle orecchie come un ricordo da riprodurre.
Sì, un piccolo rubino da collezione, ricco di quantità stilistica e bellezza che si rivelano man mano che la tracklist avanza. E anche quando il rock s’innamora del country come in Why Would I Now? o fa le fusa con i distorsori di Fits & Starts, l’emozione è alta, s’impenna d’entusiasmo. Dalle botti piccole sempre il miglior vino, non si scappa.
(2015, Rough Trade)
01 Why Would I Now?
02 Riverswim
03 Fits & Starts
04 The Harrow And The Haunted
05 Stateside
IN BREVE: 4/5