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Diät – Positive Energy

positiveenergySu tutto impera una baritonale – e spettrale – vociona che rievoca fantasmi di Joy Division assatanati e un pathos generale fumoso e battente, ma forse sta anche qui un certo piacere masochista al quasi si perdona qualsiasi cosa, qualsiasi – se ce ne fossero – errore.

Positive Energy (il titolo può suonare eufemistico) è il nuovo disco per i Diät, formazione di Manchester e punto di forza di una risacca contemporanea di post punk che torna furioso e ancor carico di quella fuliggine caotica e – diciamo pure – disfattista che lungo i crinali degli anni dal 1978 in poi seminava un no-future di quelli che tramortivano disillusi. Disco di incubi e rimbombi, nichilismo e cieli grigio topo, un percorso sonico completamente in piena autonomia di distorsioni e fuzz, un perfetto incubo con sfumature dark, giusto quel tanto per non uscire dai canoni di “settore” e allontanarsi dai coni d’ombra estetici.

Il vortex punk che strazia in Toonie, Nightmare e Schadenfreude e la siderurgia che gestisce le note di Hurricane la dicono lunga circa il “caratterino” di questo disco tagliente, di questo squarcio di lamiera da ascoltare con cura.

(2015, Iron Lung)

01 Young And Successful
02 Toonie
03 Nausea
04 Nightmare
05 Blue Skies Over The Ocean
06 Schadenfreude
07 Hurricane
08 Sinkhole

IN BREVE: 3/5

Max Sannella
Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.