I Dilatazione li ricordavamo più seriosi. Era il 2006 quando “Too Emotional For Maths” segnò il loro ingresso nel mondo del post-rock strumentale di dichiarata ispirazione cinematografica. Otto brani, otto pellicole immaginate e suonate dalla band toscana, poi qualcosa cambia. Il tempo porta sempre certe modificazioni nel proprio carattere e muta anche il modo di vedere il mondo. Così oggi The Importance Of Maracas In The Modern Age, licenziato dalla Acid Cobra Records di Amaury Cambuzat, è già dal titolo una maniera di sdrammatizzare anche se con una costante punta di amaro in bocca. In questo senso già la copertina del disco fa sorridere (si badi bene, non ridere): c’è un tipo vestito da gallina che guarda pensieroso un lago in cui stanno nuotando pennuti veri, con l’effetto di una lacrima pierrotiana che va a sbavare un largo sorriso dipinto di nero. Passiamo alla musica, anche qui grossi cambiamenti. Se prima i Dilatazione erano il suono scuro che, appunto, si dilatava, questo TIOMITMA è un continuo sforzo prog (più di stampo math a dire il vero) colmo di trovate, intrecci, ritmo, muscoli e gioco. Un poster di Frank Zappa i toscani lo devono avere appeso da qualche parte, perché il modo di impastare rock, sample, disturbi, dissonanze, è tutto ripreso dalle diavolerie del baffuto o al massimo del capitano Beefhearth. Tanta elettronica, tastiere, ironia e con la batteria di Alessio Gioffredi (in sella anche agli Ulan Bator) che la fa da padrona. Nei Dilatazione spunta anche un inedito cantato ora spaziale ora che strizza l’occhio alle umidità caraibiche (Cam Merton). E poi il cinema che torna solo in una Exit Music (For A Western) tutta morriconiana e un po’ nella conclusiva West Germany 1974. South Africa 2010. Un disco, dunque, totalmente nuovo per dei nuovi Dilatazione, ieri scuri oggi multicolori, talmente tanto che si fa fatica a seguire l’intera tracklist senza essersi scordati di chi si stanno seguendo le vicende. Merito o demerito? Lasciamo all’ascoltatore la risposta.
Nota: Producono l’album i Dilatazione con l’apporto artistico di Paolo Benvegnù.
(2010, Acid Cobra)
01 Dividing Goblins
02 Bettino Krauti
03 Don’t Make That Joint
04 Pucino
5 Exit Poll. Marx On Mars
06 Cam Merton
07 Exit Music (For A Western)
08 Motorino
09 Once We Were Truzzi
10 Il motivetto “Tastierini”
11 Objects In Mirrors Are Closer Than They Appear
12 West Germany 1974. South Africa 2010
A cura di Riccardo Marra