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Il secondo album di Ela Minus è uno dei primi grandi album del 2025. Easy. Sulla falsariga di numerose artiste/producer che negli ultimi anni (e non solo) hanno sublimato la mistione fra clubbing e cantautorato, ma forse soprattutto sulla falsariga della sudamericana, come lei, Sofia Kourtesis. Perù o Colombia o Berlino, comunque, poco importa. Importa la musica come linguaggio universale, qui peraltro declinata prevalentemente in inglese. Importa la forza del dancefloor e quella del messaggio, la cassa dritta e la voce spezzata, le fascinazioni pop e le seduzioni remotamente synth punk.
Perché in questo DÍA si può sentire un’influenza fluida, da Romy/Jamie xx a Madonna, da Caribou ai Suicide. BROKEN sarebbe uno splendido pezzo da classifica, QQQ una traccia da kick ad una serata tech house: e in mezzo ci stanno, ad esempio, i singulti björkiani di IDOLS e IDK. I momenti più vigorosi sono, chiaramente, sempre legati al desiderio di far muovere il culo alla sala: il refrain di I WANT TO BE BETTER, il dittico ONWARDS/UPWARDS – tutte e tre a mettere anche in mostra l’attenta scrittura melodica della Nostra.
Si chiude, in rispetto alle radici, col cantato in spagnolo della più eterea COMBAT: una dichiarazione di guerra alle difficoltà, un inno alla rinascita. C’è uno slogan popolare che recita: “Dance in your darkest moments”. Ela Minus ne ha fatto tesoro. Prendiamo a monito e diffondiamo il verbo.
2025 | Domino
IN BREVE: 4/5