Come sempre Twigs è collettrice di generi e pulsioni e se I’m Your Doll ricalca in qualche modo le linee dei pezzi forti dell’esordio “LP1” (vedi “Two Weeks”), è altrove che bisogna cercare il guizzo. La già nota Figure 8 poggia su dei beat industriali più duri che nel resto della produzione dell’inglese, mentre In Time è trap, sì, ma passato al setaccio dell’eleganza: tolto il pacchiano, resta un refrain da fare invidia ai maestri del genere. L’indietronica dell’altro brano precedentemente diffuso, Glass & Patron, e il ritorno alle sonorità black di Mothercreep chiudono il cerchio dell’EP, seppur limitatamente all’ascolto.
Come si diceva, infatti, i lavori di FKA Twigs non mancano mai di connessioni con ogni aspetto dell’arte, quindi ecco che insieme al disco c’è anche un unico video lungo poco più di 16 minuti che funge da accompagnamento. Ed è qui, quando Tahliah tira fuori le movenze del corpo e l’innata sensualità, che le tracce spiccano il volo assumendo nuovi significati. Erotica senza mai oltrepassare i limiti lirici e visivi, è tanto bambola gonfiabile quanto donna gravida, facce opposte della stessa moneta. Che Twigs interpreta oggi come nessun altro.
(2015, Young Turks)
01 Figure 8
02 I’m Your Doll
03 In Time
04 Glass & Patron
05 Mothercreep
IN BREVE: 3,5/5