Sull’onda lunga del Festival della Canzone Italiana, recensire Accade è un esercizio attuale oltre che piacevole. Interprete e autore tra i più ispirati del belpaese, Francesco Bianconi sceglie di incidere un album di brani tendenzialmente non suoi o non riconosciuti come tali. Con qualche chicca di mezzo. Se alcuni di essi sono noti o notissimi al pubblico, peraltro, altri lo sono solo per quegli aficionados che, non avendo disdegnato il precedente “Forever” (2020), hanno seguito il frontman dei Baustelle nelle sue esibizioni da solista.
Si comincia da un pezzo familiare, la cui paternità è di casa: Io sono, scritto per Paola Turci nel 2015. La voce e l’eleganza di Bianconi, però, come negli altri casi simili presenti nell’opera (La cometa di Halley, Bruci la città) impreziosiscono il lavoro portandolo a naturale compimento, a qualche anno di distanza dal concepimento. Tendenzialmente, l’impostazione generale degli arrangiamenti (pianoforte e voce come linea guida, archi a seguire e fluire) è una scelta più che vincente, un humus sempre fertile in cui canzoni già stupende come I capolavori di Beethoven (di Mario Venuti e Franco Battiato) acquistano vecchia e nuova linfa insieme, come Tenco (Quello che conta) e Vanoni (Domani è un altro giorno).
Menzione a parte meritano il featuring con Lucio Corsi di Michel, la gemma indubbiamente più lucente del repertorio di Claudio Lolli, ma soprattutto la magnifica Playa – sì, proprio quella – già proposta con enorme consenso nel corso del tour appena passato. Su disco, con la partecipazione di Baby K, forse perde qualcosa rispetto al corrispettivo appena citato – forse perché, lo ripetiamo a costo di sembrar pedanti, ci sono voci che bastano a sé – ma resta più che un divertissement pienamente riuscito ed emotivamente trascinante.
E così, tra il vociare per l’esibizione di Gianluca Grignani e l’invidiabile atletismo del duo Morandi-Jovanotti, non resta che fare un plauso anche per chi, non in concorso, si è voluto avventurare con sapienza su un terreno parecchio, parecchio scivoloso. Riuscendo probabilmente a superare, non ce ne voglia il medesimo artista, qualsiasi risultato in cui è stato coinvolto tra il 2018 e il 2021. Merito degli altri? No, merito solo e intelligentemente suo.
(2022, Ponderosa / BMG)
01 Io sono
02 Playa (feat. Baby K)
03 La cometa di Halley
04 Ti ricordi quei giorni
05 I capolavori di Beethoven
06 Domani è un altro giorno
07 Bruci la città
08 L’odore delle rose
09 Michel (feat. Lucio Corsi)
10 Quello che conta
IN BREVE: 3,5/5