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Fuzz – III

A cinque anni dalla loro seconda fatica “II” (2015) i Fuzz sono tornati con III, che vede alla produzione l’autorevole nome di Steve Albini, guru della scena alt rock. Composto da sole otto tracce per una durata totale di 36 minuti, al pari del debutto risalente al 2013, “III” viaggia tra heavy metal, hard rock e garage punk, lasciando da parte la componente psichedelica e sperimentale a cui la band ci aveva abituati, in favore di un sound più secco e aguzzo. All’interno di questo album coerente e circolare, i cui estremi sono contrassegnati da Returning ed End Returning, spiccano la sabbathiana Nothing People, i guitar riff heavy e indiavolati di Mirror e i ritmi incalzanti di Close Your Eyes. Leggermente meno interessante rispetto ai due capitoli precedenti, il terzo lavoro del trio Moothart-Segall-Ubovich rimane comunque una piacevole jam in cui il gruppo si diletta tra virtuosismi e chitarre taglienti e, avvalendosi di una produzione eccelsa, rende omaggio alle varie scene musicali da cui trae ispirazione.

(2020, In The Red)

01 Returning
02 Nothing People
03 Spit
04 Time Collapse
05 Mirror
06 Close Your Eyes
07 Blind To Vines
08 End Returning

IN BREVE: 3/5

Martina Vetrugno
Studentessa di ingegneria informatica, musicofila, appassionata di arte, letteratura, fotografia e tante altre (davvero troppe) cose. Parla di musica su Il Cibicida e con chiunque incontri sulla sua strada o su un regionale (più o meno) veloce.