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Giant Sand – Heartbreak Pass

heartbreakpassI Giant Sand from Tucson con questo nuovo Heartbreak Pass festeggiano i trentacinque anni di una carriera senza pecche, qualche buca e molte soddisfazioni per l’alt-rock di matrice americana, precursori di linee e stilistiche che molto hanno dato e seguitano a dare alle nuove leve estetiche sonore, a tanti giovincelli che degli sterrati della provincia yankee vorrebbero fare la loro/propria magia artistica.

Con una line up rivisitata e la chicca di Hurtin’ Habit, in cui i nostrani Sacri Cuori coabitano a seguito di una forte amicizia con la band di Howe Gelb, il disco è una girandola di ieri, oggi e domani che snocciola ben quindici brani eterogenei, forti sapori desert folk (Trasponder) e fini profumi jazzy e soul (Done, Gypsy Candle, Pen To Paper) che si contrappongono alle passeggiate country (Home Sweet Home, Man On A String, Song So Wrong).

Dunque polvere, soli accecanti, notti al chiaro di luna e carotaggi d’anima si stringono in questo bel disco come un amore coccoloso, di quelli che si fanno plaid per tenere in caldo il tuo cuore. Niente di esplosivo in fatto di novità, ma detonante in quanto a intimità.

(2015, New West)

01 Heaventually
02 Texting Feist
03 Hurtin’ Habit
04 Transponder
05 Song So Wrong
06 Every Now And Then
07 Man On A String
08 Home Sweat Home
09 Eye Opening
10 Pen To Paper
11 Bitter Suite
12 House In Order
13 Gypsy Candle
14 Done
15 Forever And Always

IN BREVE: 3,5/5

Max Sannella
Giornalista e critico musicale da tempo, vivo nella musica per la musica, scrivo di suoni, sogni e segni per impaginare gli sforzi di chi dai sistemi sonori e dalle alchimie delle parole ne vuole tirare fuori il ritmo vitale dell’anima.