Ad un primo approccio, l’ascolto di quest’esordio sulla lunga distanza dei londinesi HÆLOS finisce per essere inevitabilmente viziato dalla vicinanza ai concittadini The xx. Una vicinanza stilistica, con la loro proposta a cavallo fra indietronica e alt pop, ma anche più banalmente visiva, con la formazione a tre elementi fatta da due lui (Arthur Delaney e Dom Goldsmith) e una lei (Lotti Benardout).
Ma Full Circle è un disco che, addentrandosi fra le sue trame, tira fuori caratteri e sfumature differenti e che, a voler cercare necessariamente un appiglio wikipediano, affonda le proprie radici più nel trip hop e nell’elettronica nineties (anche quella più mainstream) che nelle successive declinazioni del nuovo millennio. Superata la intro iniziale, la cosa è già palese con Pray, che trasuda le atmosfere dei Massive Attack di “Blue Lines” e non solo per l’incedere che sa tanto di “Unfinished Sympathy”. La lezione del Bristol sound, ripulita dal fumo industriale e adattata ad un mood più dreamy, è forte in brani come Separate Lives e Cloud Nine, specie nelle ritmiche.
Gli intrecci vocali uomo/donna sono la vera quota The xx dell’album, conferiscono eleganza, profondità, intensità emotiva e varietà di soluzioni anche a episodi più compassati come Dust, la title track, la splendida Earth Not Above, Sacred o Pale. Poi c’è Oracle per la quale più che i The xx converrebbe tirare in ballo il Jamie xx solista, oppure Alone che richiama l’indie etereo dei The Antlers di “Burst Apart” ed è un meraviglioso aggancio al presente.
Così descritto “Full Circle” sembra un lavoro instradato su binari derivativi ed è impossibile negare lo sia, ma non in modo esclusivo: si scorgono ampi margini di manovra, tanto per i tre protagonisti quanto per interventi esterni (leggasi alla voce remix), oltre che un gusto raro degli HÆLOS nel farsi progetto collettore di spunti che vanno a ritroso nel mondo dell’elettronica per circa due decenni. Un debutto ben più che promettente.
(2016, Matador)
01 Intro/Spectrum
02 Pray
03 Dust
04 Full Circle
05 Earth Not Above
06 Oracle
07 Alone
08 Separate Lives
09 Sacred
10 Cloud Nine
11 Pale
IN BREVE: 4/5