Home RECENSIONI Hayley Williams – Flowers For Vases / Descansos

Hayley Williams – Flowers For Vases / Descansos

Potremmo ribattezzarlo “effetto Taylor Swift”: Hayley Williams ha pubblicato a sorpresa un nuovo lavoro dopo aver disseminato una serie di indizi nei giorni precedenti. A detta della cantautrice, Flowers For Vases / Descansos è davvero il suo equivalente del “Folklore” della Swift (2020) e non si tratta di un proseguo di “Petals For Armor” (2020), album inizialmente suddiviso in tre EP, ma di una sorta di prequel da collocare tra le prime due parti dello stesso. Interamente scritto ed eseguito dall’artista e registrato nella sua casa di Nashville, si divide tra ambient pop e indie folk minimale ed è tutto incentrato sulla voce di Hayley e su validi testi introspettivi.

Ad aprire il disco sono i tormenti e i ricordi di First Thing To Go, che si aggancia ai temi trattati in “Why We Ever”, mentre la successiva e ipnotica My Limb fa in parte riferimento a “Simmer” e descrive la perdita di qualcuno di talmente importante da essere considerato parte di sé. In Asystole l’arresto cardiaco è metafora del fallimento di un rapporto, mentre la cadenzata Trigger parla delle passate relazioni tossiche e del bisogno di essere amata. Over Those Hills è un cocktail di medicinali e pensieri rivolti a un ex partner, mentre Good Grief è probabilmente riferita a Chad Gilbert, al quale la cantautrice era stata sentimentalmente legata per nove anni.

Gli alti e bassi delle giornate di Hayley scivolano sul sognante tappeto sonoro di chitarra acustica e piano di Wait On, eil tentativo di trovare un equilibrio echeggia nelle poche note di pianoforte di KYRH. Inordinary è uno dei brani più importanti del disco eripercorre l’infanzia e l’adolescenza di Hayley ricordando il suo esordio con i Paramore, rivalutando la semplicità delle piccole cose di tutti i giorni. È poi la volta dell’ironico intro di HYD e della voglia di amare realmente qualcuno senza il bisogno di colmare un vuoto raccontata in No Use I Just Do, la quale cede il posto alla breve e dolce Find Me Here, la cui demo era presente nell’EP “Petals For Armor: Self-Serenades” (2020), uscito lo scorso Dicembre.

La strumentale Descansos deve il suo titolo al termine spagnolo che indica i memoriali lasciati nei luoghi in cui qualcuno ha perso la vita o ha radicalmente cambiato la propria: l’artista ha tratto ispirazione dal libro “Donne che corrono coi lupi”, nel quale la psicoanalista Clarissa Pinkola Estés sostiene che gli umani “muoiano” più volte nel corso della loro vita, cambiando e affrontando momenti difficili, e che debbano trasformare quegli avvenimenti in “descansos”, riconoscendoli come parte di ciò che li ha plasmati e rafforzati successivamente. La chiusura è lasciata al lento crescendo di Just A Lover, in cui Williams fa trasparire l’idea di abbandonare i Paramore (o la musica in generale) per poter dedicare del tempo a se stessa. La cantautrice ha ribadito in un post come la band sia ancora in piedi, ma per i fan il timore che sia a rischio scioglimento è sempre dietro l’angolo.

“Flowers For Vases / Descansos” scorre via leggero senza intoppi e non usa trucchi di sorta: è un dialogo intimo e diretto tra Hayley e l’ascoltatore e, al pari di ciò che è stato “Folklore” di Taylor Swift, rappresenta una tappa importante per il percorso personale e formativo dell’artista. Se ciò che la attanaglia è il pensiero di riuscire a essere completa anche da sola, con questo lavoro lo ha dimostrato per davvero.

(2021, Atlantic)

01 First Thing To Go
02 My Limb
03 Asystole
04 Trigger
05 Over Those Hills
06 Good Grief
07 Wait On
08 KYRH
09 Inordinary
10 HYD
11 No Use I Just Do
12 Find Me Here
13 Descansos
14 Just A Lover

IN BREVE: 4/5

Martina Vetrugno
Studentessa di ingegneria informatica, musicofila, appassionata di arte, letteratura, fotografia e tante altre (davvero troppe) cose. Parla di musica su Il Cibicida e con chiunque incontri sulla sua strada o su un regionale (più o meno) veloce.