Rispetto all’omonimo esordio del 2014, lavoro che giocava troppo a fare il duro e puro senza averne i requisiti, questo sophomore delle scozzesi Honeyblood (Cat Myers ha preso il posto di Shona McVicar alla batteria) ha il merito di ridimensionare le ambizioni del duo affidandole a un ambito che gli si confà maggiormente. Quello di Babes Never Die è indie pop non troppo graffiante, vicino ad esempio ai conterranei Delgados in un brano come Cruel, e a parte qualche episodio più à la Hole come Ready For The Magic non ha nulla della finta sporcizia che abbassava il livello del debutto. In questo contesto anche la performance vocale di Marie Claire Tweeddale ne guadagna, segnando un deciso passo in avanti.
(2016, Fat Cat)
01 Intro
02 Babes Never Die
03 Ready For The Magic
04 Sea Hearts
05 Love Is A Disease
06 Walking At Midnight
07 Justine, Misery Queen
08 Sister Wolf
09 Hey, Stellar
10 Cruel
11 Gangs
12 Outro
IN BREVE: 3/5