Presenza scenica di sicuro impatto, voce potente e versatile che le consente di affrontare diversi registri con la stessa naturalezza, Imelda May s’è costruita negli anni una solida carriera da performer rockabilly. Fino al 2017, quando con “Life Love Flesh Blood” ha virato verso territori più trasversali con un po’ di soul, qualche vena jazzata e un occhiolino all’Adult Contemporary e all’AOR americani. Con 11 Past The Hour la songwriter irlandese prosegue sulla stessa strada e anzi rilancia, con un disco ancora più patinato che lascia davvero poco spazio all’Imelda May della prima ora. In questo senso il singolo Just One Kiss, con tanto di featuring di Noel Gallagher e Ronnie Wood, ne è un esempio lampante, al pari della What We Did In The Dark in cui invece l’accompagna Miles Kane, col suo piglio wave à la Pretenders. Per non parlare di episodi fortemente emozionali come Diamonds e Solace. È un album confezionato per piacere e piacersi, questo, caratteristica di per sé non negativa ma che qui risulta fin troppo esasperata.
(2021, Decca)
01 11 Past The Hour
02 Breathe
03 Made To Love (feat. Ronnie Wood, Gina Martin & Dr. Shola Mos-Shogbamimu)
04 Different Kinds Of Love
05 Diamonds
06 Don’t Let Me Stand On My Own (feat. Niall McNamee)
07 What We Did In the Dark (feat. Miles Kane)
08 Can’t Say
09 Just One Kiss (feat. Noel Gallagher & Ronnie Wood)
10 Solace
11 Never Look Back
IN BREVE: 2,5/5