In un genere abbastanza certo e definito come il death metal, c’è una band che sin dalle origini è una garanzia assoluta per tutti i fan delle sonorità più spinte del pianeta. Gli Immolation si presentano in questo 2017 con il loro decimo album in studio e, come da tradizione, si tratta di un complesso di livello elevatissimo.
Atonement è un monolitico blocco di riff quasi di matrice black e double pedals persistenti, accompagnati dalle baritonali vocals di Dolan e dalla dissonante sezione solistica di Vigna che ha il pregio principale di creare, come non mai, un’atmosfera infernale e apocalittica. Rispetto al precedente “Kingdom Of Conspiracy” la violenza è più controllata ma non per questo meno intensa; la sapiente alternanza di up e midtempo lungo tutto il corso dell’album evoca devastanti sensazioni claustrofobiche ed innalza il disco ad essere, con indubbia certezza, uno dei migliori lavori metallici dell’anno e non solamente in abito estremo.
è realmente complicato e ammirevole rimanere su livelli così elevati di songwriting dopo oltre venti anni di carriera, senza scadere nella noia e fornendo ancora una volta un preciso esempio di come possa essere la colonna sonora dell’inferno.
(2017, Nuclear Blast)
01 The Distorting Light
02 When The Jackals Come
03 Fostering The Divide
04 Rise The Heretics
05 Thrown To The Fire
06 Destructive Currents
07 Lower
08 Atonement
09 Above All
10 The Power Of Gods
11 Epiphany
IN BREVE: 4,5/5