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Jade Bird – Different Kinds Of Light

Voce interessante, nostalgica o sprezzante all’occorrenza, armata della sua inseparabile chitarra acustica, Jade Bird ha fatto il suo ingresso nel mondo della musica da giovanissima, iniziando a scrivere canzoni a dodici anni e facendo numerosi concerti anche ai tempi del liceo, il tutto culminato nel buon debut pubblicato nel 2019. Se al primo giro di valzer aveva attirato l’attenzione sparigliando le carte tra blues, folk, indie rock e pop, con Different Kinds Of Light la direzione intrapresa appare invece maggiormente definita, prediligendo la tradizionale musica folk e Americana venata di pop.

Il barlume di luce emanato dall’intro strumentale DKOL guida all’indie folk/pop efficace di Open Up The Heavens, seguita dal difficile rapporto con gli uomini, raccontato combinando l’esperienza dell’artista con quella della nonna e della madre in Honeymoon. Il disco non include solo storie personali, ma ne costruisce di nuove attraverso personaggi reali o inventati e ricordi della cantautrice, come la relazione burrascosa narrata in Punchline, la leggera title track, che vuole essere un omaggio a Stevie Nicks e alla “Storms” dei suoi Fleetwood Mac, e la dinamica Trick Mirror, brano che trae ispirazione dall’omonimo libro della giornalista Jia Tolentino.

Fanno seguito la frustrazione e i timori di ritrovarsi in giro di notte da sola in una città sconosciuta durante i tour in I’m Getting Lost, la valida sezione ritmica della malinconica Houdini, e i riverberi del ritornello di 1994, storia di un amore criminale in stile Bonnie e Clyde. C’è spazio anche per Now Is The Time, piccolo inno motivazionale rivolto a chi non crede in se stesso, ma è quando si scatena che Jade dà il meglio di sé e lo dimostra con Candidate, nella quale sputa veleno contro chi agisce prepotentemente nei confronti delle donne e ne calpesta i diritti.

Dietro i toni intimistici della minimale Red White And Blue si nasconde qualcosa di molto personale per l’artista: rosso, bianco e blu qui sono i colori della bandiera americana e il protagonista della canzone è un giovane ex militare vittima di disturbo post-traumatico, costretto a vendere la propria chitarra per far fronte alle spese mediche, perché abbandonato da quello stesso paese che ha servito. Lo strumento è stato acquistato dal partner della cantautrice, rimasta molto colpita dalla storia raccontatale in seguito, in quanto nata in una famiglia di militari.

Le ultime battute vedono susseguirsi le valide metafore di Rely On, l’armonica della dylaniana Prototype, concludendo con Headstart, primo singolo radio-friendly ad aver anticipato il disco e uno dei pezzi che si fa maggiormente ricordare.L’empatico “Different Kinds Of Light” mostra una maggior coerenza nel sound e una piccola crescita da parte della cantautrice britannica dal punto di vista della stesura delle liriche, peccando tuttavia della mancanza di qualche momento saliente in più, necessario data la quantità di tracce, e che forse ci saremmo aspettati, data l’efficacia dei singoli pieni di grinta pubblicati in precedenza.

(2021, Glassnote)

01 DKOL
02 Open Up The Heavens
03 Honeymoon
04 Punchline
05 Different Kinds Of Light
06 Trick Mirror
07 I’m Getting Lost
08 Houdini
09 1994
10 Now Is The Time
11 Candidate
12 Red White And Blue
13 Rely On
14 Prototype
15 Headstart

IN BREVE: 3,5/5

Martina Vetrugno
Studentessa di ingegneria informatica, musicofila, appassionata di arte, letteratura, fotografia e tante altre (davvero troppe) cose. Parla di musica su Il Cibicida e con chiunque incontri sulla sua strada o su un regionale (più o meno) veloce.