Ma non è un lavoro da buttare in toto, ci sono momenti di synthpop ottantiano come Show Me, Skin Shed e Face 2 Face che suonano pregevoli e danno la dimensione di una artista che cerca di spogliarsi e scappare da un’immagine andata sbiadita per tornare stilisticamente sul “sicuro”. E a dire il vero la cosa le riesce alla grande, sfornando una serie di hit che i palinsesti radiofonici si contenderanno a morte.
Ma è solo un’esperienza collaterale questa di Kristin Kontrol, che può dare i suoi frutti come una secchezza totale: per il momento possiamo ricanticchiare qua e là qualcosa per prendere tempo tra un da fare e l’altro.
(2016, Sub Pop)
01 Show Me
02 White Street
03 (Don’t) Wannabe
04 X-Communicate
05 Skin Shed
06 Drive The Night
07 What Is Love
08 Face 2 Face
09 Going Thru The Motions
10 Smoke Rings
IN BREVE: 2,5/5