Giunte al quarto lavoro in studio, le due continuano con questo AGO il percorso intrapreso col precedente “Dot To Dot”, licenziato appena un anno fa con riscontri di spessore. E continuano il lavoro sul proprio sound, ulteriormente levigato per definire ancora un po’ una dimensione già piuttosto chiara.
Il dream pop spaziale della casa resta il punto di riferimento principale (e Rachel Walks By The Sea ne è manifesto), quindi tanti Beach House a fare da sfondo, voci eteree e atmosfere trasognate. Ma la direzione che prende il disco fin dall’iniziale Stealing è quella di un delicato synthpop che mescola le trame dreamy a un’elettronica ballabile: è il caso di Dancing Star, It Might Be, From The Earth To Above (che ricorda vagamente la “Helen Of Troy” dei Telefon Tel Aviv) e Sympathize, forti di synth eighties che evidenziano i passaggi più ritmati.
Sono tre, invece, gli episodi che mettono in mostra la latente anima new wave delle Lilies On Mars: It Was Only Smoke (per cui ammettiamo di aver un debole particolare), Midnight Fall e l’ambient extraterrestre della conclusiva I’ve Got You, strategicamente piazzate all’interno di una tracklist che non ha nulla da invidiare a quelle di lavori ben più acclamati. Non apprezzare “AGO” sarebbe mera e snobistica prevenzione.
(2015, Lady Sometimes)
01 Stealing
02 Dancing Star
03 It Might Be
04 It Was Only Smoke
05 From The Earth To Above
06 Midnight Fall
07 Sympathize
08 Rachel Walks By The Sea
09 I’ve Got You
IN BREVE: 3,5/5