Il secondo album in studio di Sofia Gallotti, in arte L I M, è una blitzkrieg di sperimentazione musicale e di sonorità elettroniche piegate alla riflessione, all’attesa e all’intimità. A due anni dal precedente lavoro, L I M torna con un album fulmineo, le otto tracce che lo compongono spesso non superano neanche il minuto di durata.
L I M era chiamata a un salto dal suo precedente “Comet” e sembra non aver avuto alcuna paura di farlo, le sonorità virano verso l’r’n’b, verso un dream pop più minimale rispetto al precedente lavoro. Il risultato è un disco che si distingue per eleganza e per l’emergere di due fattori che fanno acquistare prestigio al suo progetto: da una parte, l’apertura alla sperimentazione, l’introduzione di suoni extra-musicali utilizzati con attenzione e cura per produrre un lavoro minuziosamente composto (i suoni metallici di Rushing Guy o i rumori meccanici di YSK); dall’altra parte, l’emergere di influenze che per gli amanti del genere rappresentano delle cartine di tornasole, Bonobo (per cui L I M aveva aperto il concerto al Locus Festival dello scorso anno) su tutti, soprattutto nel complesso brano Through The Dust, forse il migliore dell’album, in cui l’eco delle sonorità del compositore britannico si mescolano a ispirazioni jazz moderne.
L’utilizzo delle voci in loop ricorda lo stile di James Blake, segnano il cambio di rotta di L I M sin dal brano di apertura e impreziosiscono i veloci intermezzi puntellando le sonorità più electro pop del disco (come accade in HL #1).
Non solo musica ambient, l’elettronica di Higher Living ci pone in uno stato di pace nonostante la diversità dei brani che lo compongono, come fossero variazioni su un unico tema. Come faceva Monet con la Cattedrale di Rouen, così L I M tenta di cambiare registro mantenendo saldo il soggetto.
Nel complesso in nuovo disco di L I M è un buon lavoro in cui la cura ai dettagli e al mix di suoni contribuisce a creare un’atmosfera perfetta e conferisce all’album un respiro che lo porta ad essere destinato a varcare i confini nazionali.
(2018, La Tempesta International / Factory Flaws)
01 YSK
02 Through The Dust
03 Rushing Guy
04 Fire Baby (4 U)
05 HL #1
06 Wet Gold
07 Let It Be
08 HL #2
IN BREVE: 3,5/5