I side project che poco a poco stanno prendendo piede a partire dai The National cominciano a diventare sempre più numerosi e interessanti. Solo nell’ultimo anno ci sono stati i Pfarmers di Bryan Devendorf e poi Matt Berninger col progetto EL VY, mentre adesso lo stesso Bryan, insieme al fratello Scott e a Ben Lanz dei Beirut (ma già collaboratore degli stessi The National oltre che di Sufjan Stevens), esce con l’esordio a nome LNZNDRF.
La sigla, com’è facile intuire, è un po’ il codice fiscale dei tre protagonisti, mentre il disco è stato registrato senza troppe pretese in una manciata di jam session approntate in una chiesa di Cincinnati. Il risultato sono otto brani che presentano una varietà di spunti che, però, riescono a non toccare mai la dimensione dei rispettivi progetti principali, aggiungendo ancora qualcosa al curriculum di musicisti già affermati.
Si va dalle cavalcate post punk che aprono il disco, Future You e Beneath The Black Sea, al sapore shoegaze di Mt. Storm, passando dalla psichedelia sintetica (vicina a certi Tame Impala) di Kind Things a quella decisamente wave di Hypno-Skate. Completano il quadro un piccolo gioiellino di indie pop elettronico come Monument e le due strumentali Stars And Time e Samarra, che rivelano con i loro rumorismi la stella sperimentale sotto cui è stato concepito l’album.
Nella tracklist cinque pezzi su otto superano i sei minuti di durata (l’opener supera addirittura i sette), evidenziando le peculiarità della realizzazione a mo’ di jam di cui si diceva poco sopra e regalando al lavoro un senso di annacquamento che, piuttosto che diluirne il valore, ne esalta l’essenza. Difficile da inquadrare sotto una specifica etichetta, il progetto parallelo dei fratelli Devendorf risulta il meglio riuscito fra quelli che hanno radici nei The National, testimoniando al contempo come nella band dell’Ohio nessuno reciti il ruolo di comprimario.
(2016, 4AD)
01 Future You
02 Beneath The Black Sea
03 Mt. Storm
04 Kind Things
05 Hypno-Skate
06 Stars And Time
07 Monument
08 Samarra
IN BREVE: 3,5/5