Primo e omonimo album della band di Tarik Badwan, un disco dalle sonorità punk rock e un po’ cupe che vorrebbe forse ricordare i primi The Horrors, ma più arrabbiati. A un primo ascolto, infatti, sembra un tentativo non troppo riuscito da parte del cantante di emulare la band del fratello Faris. Si percepiscono molte e diverse influenze ma anche poca originalità , pezzi che si somigliano un po’ tutti e che, fatta eccezione per alcuni (Hate, Lice, Bleed On Me, Nailbender), faticano molto a rimanere impressi. In breve, un album piatto, monotono, che tolta qualche schitarrata intervallata da urla rabbiose non lascia quasi nulla. Le potenzialità ci sono ma sono rimaste forse inespresse, i Loom avrebbero potuto fare molto di più.
(2017, Silent Cult)
01 Hate
02 Lice
03 Get A taste
04 Leopard
05 Salt
06 Seasick
07 Bleed On me
08 Nailbender
09 Barbed Wire
10 Slowly Freezing Heart
IN BREVE: 2,5/5