Are You Alone? è un disco che balla pericolosamente sul filo della depressione, in un costante e precario equilibrio fra l’esperienza universale e l’inaccessibile privato del suo autore. Ben più che nel predecessore, in “Are You Alone?” sono forti tutte le sfumature della parola “delusione” che la vita può riservare. Welsh affumica l’ascoltatore con la sua tristezza, ma il suo è un atteggiamento tutt’altro che dimesso: ti parla dritto in faccia, con calma e senza esasperare i toni, proprio come nel video di Downtown.
L’approccio alla scrittura di Welsh è prettamente cantautorale nella sua forza descrittiva, è come se Mark Kozelek decidesse per una volta di lavorare fianco a fianco con un producer narcolettico. Brani come So Blue e If You’re Lonely sono un lento soffocamento che avviene più per la progressiva mancanza d’ossigeno nell’aria che per un violento intervento altrui, un soffocamento reso quasi indolore dall’aura luminosa che avvolge l’album.
Il costante gioco di contrapposizioni cromatiche su cui fa perno “Are You Alone?” è sintetizzato in modo esplicativo dai primi versi della centrale Silver Car Crash, che recitano cinicamente «I want to kiss you inside a car that’s crashing and we will both die laughing». Felicità apparente come risultato salvifico della sofferenza, solitudine che è scelta deliberata, scomparsa che diventa quasi il minore dei mali. Così, alla fine, la domanda del titolo lascia cadere il punto interrogativo trasformandosi piuttosto, per tutti, in un’affermazione piena di amara consapevolezza.
(2015, Matador)
01 Disappeared
02 Control
03 Are You Alone?
04 So Blue
05 Heavy
06 Silver Car Crash
07 Change
08 If You’re Lonely
09 Downtown
10 Easier Said Than Done
11 Game Show
12 Call On Me
IN BREVE: 4/5