The Calm Before, suo settimo disco in studio, non è semplicemente una delle opere più ispirate (difficile scegliere, in effetti) del songwriter originario di Bristol: è fuor d’ogni dubbio una tra le migliori dell’anno, e tale resterà sino alla fine. Si comincia con un opener strumentale, A Beginning, per giungere subito alla meravigliosa title track: capolavoro assoluto che Matt porta già in tour da mesi, lontano dai veleni di “The Broken Man” e “Only Myocardial Infarction Can Break Your Heart”, disperato e dolcissimo.
La spietata, morbidissima cavalcata di I Only Wanted To Give You Everything è un saggio perfetto sulla consapevolezza raggiunta nel corso degli anni da Elliott: la sua personalissima elaborazione d’un lutto che lo ha condotto dalla trilogia delle “Songs” a questo nuovo, impressionante percorso. Abbandonate le voci di una fantasmagorica pena de l’alma, si passa per gradi al commovente, lunghissimo abbraccio di The Allegory Of The Cave: chiosa struggente per uno storm che si agita solo nel cuore.
Scenografico e singolare come pochi, il marchio di fabbrica impresso su “The Calm Before” rappresenta con certezza un cosiddetto career-high, chiedendo un prestito al gergo sportivo. La summa perfetta di un lavoro di edificazione sonora lungo ormai tredici anni: l’ennesima, grandissima conferma di un autore che non ha mai sbagliato un colpo in carriera. Non resta che togliersi il cappello e inchinarsi, dinanzi a Matt Elliott: cavaliere oscuro del songwriting globale, addomesticatore di tempeste. Eternauta.
(2016, Ici d’Ailleurs)
01 A Beginning
02 The Calm Before
03 The Feast Of St. Stephen
04 I Only Wanted To Give You Everything
05 Wings & Crown
06 The Allegory Of The Cave
IN BREVE: 4,5/5