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Melvins – Bad Mood Rising

La saga dei Melvins sembra, a questo punto della storia del rock, eterna. Una saga di anti-eroi senza ripensamenti o rimpianti, senza rivoluzioni ma in continuo movimento, assolutamente disinteressata al compiacimento di alcunchì, anche quando, nel 1994, rimediarono un contrattone con una major grazie a Monsieur Cobain. Così è, se vi pare. Certo, fecero uno dei migliori album della loro pluritrentennale carriera (ci avviciniamo al quarantesimo anniversario), ma senza compromettere letteralmente nulla. Ed eccoli oggi con un ennesimo album (a sorpresa, stavolta) che vede ancora Steven McDonald (ex Red Kross) al basso e i sempiterni Osbourne e Crover ai loro posti.

Bad Mood Rising non offre straordinarie novità ma la solita, consistente, affidabile qualità di stampo melvinsiano: sludge metal, forse questa volta un filo più affine al detour zeppeliniano preso con “Nude With Boots” del 2009 e con un occasionale solo di chitarra di stile differente offerto gentilmente da un altro outsider, anche lui anti-eroe collaterale alla storia del grunge, quel Dylan Carlson che taluni conosceranno per vicende cobainiane che non andremo qui a ricordare, ma che ha dimostrato negli anni un enorme talento; qui offre le sue prestazioni (e cambia colore al pezzo con la sua chitarra) in Mister Dog Is Totally Right, che apre l’album e ne è il pezzo migliore.

Curioso excursus in un sound quasi radiofonico in It Won’t Or It Might, il cui ritornello sfiora quasi il pop, mentre un atmosferico bridge, sottolineato da cori e armonie, ne solleva qualitativamente la composizione. Chi si aspetta mirabolanti sorprese rimarrà deluso, ma forse la reale sorpresa è come i Melvins riescano a mantenere il sound fresco dopo tutti questi anni, riuscendo ad offrire qualcosa di ancora estremamente appetibile (e, cosa fondamentale, con ottimi pezzi) al loro ventiseiesimo album di studio.

(2022, Amphetamine Reptile)

01 Mister Dog Is Totally Right
02 Never Say You’re Sorry
03 My Discomfort Is Radiant
04 It Won’t Or It Might
05 Hammering
06 The Receiver And The Empire State

IN BREVE: 4/5

Nicola Corsaro
Reverendo Dudeista, collezionista ossessivo compulsivo, avvocato fallito, musicista fallito. Ha vissuto cento vite, nessuna delle quali interessante. Scrive per Il Cibicida da un numero imprecisato di anni che sarebbe precisato se solo sapesse contare.