Interessante il concetto posto alla base del settimo album a firma Moon Duo: la discoteca come uno spazio di auto-espressione attraverso le danze, gli stili e i modi di essere; l’idea di movimento insita nella natura e nella produzione del suono, aggiungiamo noi. Purtroppo però, sul piano pratico, l’effetto non risulta altrettanto percettibile. La mancanza di progressione armonica, i synth poco originali, la lunghezza spesso inutile, tanto che dopo Fall (In Your Love) non ci si risveglia neanche con The World And The Sun, sono le principali cause dell’assenza di tattilità del suono. Un guizzo di vita si intravede tra Eternal Shore, un seducente 5/4, e Eye 2 Eye, battiti motorik e corde sbiadite, ma pur sempre con la pecca di una lunghezza davvero gratuita. Nessuna traccia risulta abile a stregare anima e corpo, così come ci si aspettava. Che la copertina del vinile serigrafato in quattro colorazioni differenti sia il reale valore aggiunto di Stars Are The Light? Di sicuro incarna il concetto di matericità più di queste dieci, soporifere, tracce.
(2019, Sacred Bones)
01 Flying
02 Stars Are The Light
03 Fall (In Your Love)
04 The World And The Sun
05 Lost Heads
06 Eternal Shore
07 Eye 2 Eye
08 Fever Night
IN BREVE: 1,5/5
