Ci si potrebbe fermare alla sottile ironia insita nel titolo di questo decimo lavoro in studio a firma Morrissey per capire (o meglio, confermare) molto di ciò che sta dietro l’uomo, il personaggio, l’artista in questione. Una vita passata a tessere trame di parole con l’intensità di pochissimi altri, una band leggendaria alle spalle e poi una carriera da solista che si fa via via più “completa” ad ogni nuova uscita.
Completa perché, è bene dirlo, l’assenza del lavoro alla chitarra di Johnny Marr è stata per anni il vero cruccio della produzione in solitario di Morrissey. Marr era la spalla ideale, lo sparring partner silenzioso (magari mica tanto) e dedito che ciascun artista sogna, l’unico veramente in grado di far brillare il songwriting di Steven Patrick senza oscurarlo ma supportandolo in tutto e per tutto. E c’è voluto un bel po’ affinché Morrissey riuscisse a smarcarsi definitivamente da questa “mancanza”, rinverdendo così ogni tot di mesi l’annosa e ormai chiaramente seppellita questione reunion.
Con World Peace Is None Of Your Business probabilmente Morrissey riesce nello scopo una volta per tutta. Le dodici tracce che compongono il disco, infatti, mettono in evidenza tutti gli elementi caratteristici del Morrissey-pensiero senza alcuna caduta, neanche strumentale: la sei corde quasi noise di Neal Cassady Drop Dead, le venature latine di Earth Is The Loneliest Planet e Kiss Me A Lot, gli arpeggi acustici di Mountjoy, sono solo alcune portate del variegatissimo menù che Morrissey si porta dietro da una vita, riproposte qui tutte insieme in un melting pot che fa della compattezza la sua forza.
Anche a livello di lyrics, poi, entriamo nel consueto vortice di spunti, critiche e anatemi che solo una personalità grossa come una montagna come quella di Morrissey può mettere in piedi senza temere il dibattito: il suicidio di una studentessa in Staircase At The University, il consueto attacco al machismo di I’m Not A Man, l’ancor più consueta difesa degli animali di The Bullfighter Dies, le riflessioni universali/trasversali di Oboe Concerto e chi più ne ha più ne metta. Come sempre è politica senza esser politica quella di Morrissey, opinioni personalissime – le sue – con cui fare a pugni o da abbracciare a seconda delle circostanze.
Se mai ce ne fosse stato bisogno, “World Peace Is None Of Your Business” accende ancora una volta i riflettori su colui che può esser definito senza pericolo di smentita uno dei parolieri più ricercati e sottili che la musica pop abbia mai avuto, coraggioso e ispirato persino quando l’autoreferenzialità tocca picchi preoccupanti: per chiunque altro, ma non per lui.
(2014, Harvest / Capitol)
01 World Peace Is None Of Your Business
02 Neal Cassady Drops Dead
03 I’m Not A Man
04 Istanbul
05 Earth Is The Loneliest Planet
06 Staircase At The University
07 The Bullfighter Dies
08 Kiss Me A Lot
09 Smiler With Knife
10 Kick The Bride Down The Aisle
11 Mountjoy
12 Oboe Concerto
IN BREVE: 3,5/5